Migliori prestiti cambializzati online 2024

Si tratta di una forma di finanziamento che utilizza la cambiale per la restituzione del credito spettante. I prestiti cambializzati permettono di non giustificare la somma richiesta, non sono necessarie particolari garanzie né busta paga, ma – attenzione – sempre con qualche limitazione per assicurare la restituzione regolare del debito. I prestiti cambializzati devono infatti essere rimborsati tramite cambiali a tasso fisso e con rate costanti, solitamente con scadenza mensile. La cambiale ha titolo esecutivo e nel caso di insolvenza, il bene acquistato viene pignorato.

Per poter ottenere questa tipologia di prestito personale è necessario rivolgersi a società finanziarie o di credito al consumo o privati, in quanto gli istituti bancari non trattano questa forma di prodotto finanziario. Le società finanziarie che si occupano dell’erogazione di prestiti cambializzati per i lavoratori con contratto a tempo determinato, con finanziamenti in corso o per segnalati Crif (protestati o cattivi pagatori) concedono questa tipologia di liquidità – a differenza degli istituti bancari tradizionali – perché studiano e valutano la situazione finanziaria dei richiedenti e costruiscono un piano di rimborso fattibile nel tempo in base alle reali disponibilità economiche.

Naturalmente non bisogna farsi illusioni e farsi ingannare dalle minori garanzie richieste. Nessuna agenzia concede dei soldi senza assicurasi la restituzione della somma erogata, motivo per cui è sempre necessario presentare delle garanzie, anche se variabili e differenti di caso in caso, dal cud di un anno di lavoro, anche con contratto atipico, a un terzo come garante, all’ipoteca su un immobile: la cambiale permette infatti di ottenere la garanzia presentata in caso di mancato pagamento. Questa è la differenza tra i finanziamenti erogati dalle banche e quelli concessi dalle società che si occupano di prodotti finanziari anche per coloro che normalmente non avrebbero accesso al credito.

prestiti cambializzati permettono di ridurre la tempistica di erogazione del credito e sono da considerarsi una forma immediata di liquidità per la risoluzione di un debito già contratto e per il quale non abbiamo più accesso ad altre forme di finanziamento o quale soluzione di prestito personale se si ha un contratto di lavoro a tempo determinato e/o senza garanzie.

Se si è segnalati Crif, è l’unica soluzione per ottenere un prestito personale, ma il prestito cambialiazzato è la soluzione ideale per i lavoratori senza un reddito dimostrabile ma che sono proprietari di un immobile. Il soggetto richiedente può esibire il bene quale garanzia di restituzione del capitale erogato senza bisogno di una persona fisica quale.

Un altro caso potrebbe essere quello del soggetto in possesso di una casa di proprietà in cui non vive, o che ha in affitto, dalla quale percepisce mensilmente una somma. Utile è l’esibizione della documentazione che certifica l’entrata mensile della somma. In base al valore e se questo potrebbe coprire il pagamento dell’importo della cambiale, potrebbe essere accettato quale altra garanzia per l’ottenimento del prestito cambializzato.

Come funzionano

Il prestito cambializzato consente di ottenere una somma di denaro dalle 500 euro a 10mila euro circa utilizzando la firma della cambiale quale garanzia di restituzione del debito tramite il pignoramento del bene. Esistono però anche delle agenzie finanziarie che erogano somme di denaro al di sopra dei 10.000 euro e fino ai 50.000 euro in relazione alla produzione di una documentazione con maggiori garanzie nel rimborso o nel pignoramento di un bene presentato quale ulteriore garanzia. È dunque necessario rivolgersi a un privato a una società finanziaria se gli istituti bancari tradizionali non permettono più di accedere al credito.

Il consiglio è quello di consultare preventivamente il web per farsi un’idea delle società che erogano questa tipologia di prestito e verificare le garanzie richieste per la presentazione della domanda, il Tan e il Taeg, la percentuale di interessi e le spese da inserire nella somma complessiva da rimborsare. Giusto per farsi un’idea, sono molto utili i calcolatori che producono un preventivo con gli importi della rata mensile sull’importo che si desidera richiedere, considerando la posizione lavorativa e una maggiore possibilità di ottenere la liquidità grazie alla forma di rimborso del debito.

La cambiale costituisce un titolo di credito. Tramite la cambiale, il debitore effettua una promessa di pagamento ad un beneficiario – l’agenzia finanziaria o un privato – da estinguere entro una certa data. I prestiti cambializzati fanno infatti parte della categoria di prestiti personali, veloci e senza busta paga, ma anche prestiti senza garanzie, per la possibilità di essere richiesti anche da coloro che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato, proprio grazie alla caratteristica intrinseca alla cambiale. Per lo stesso motivo anche i soggetti segnalati Crif possono accedere al credito firmando le cambiali con la dilazione del credito, come anche i soggetti che hanno altri finanziamenti in corso.

In caso di insolvenza l’ente creditizio – in relazione all’importo delle cambiali ancora da pagare – può avviare il pignoramento dei beni di proprietà del soggetto debitore, richiedere la garante di saldare il debito, rifarsi su altri beni presentati quali garanzie, come per esempio il tfr. Nei prestiti cambializzati le rate mensili sono dunque le cambiali che costituiscono la forma di pagamento e di garanzia per la società finanziaria che eroga il finanziamento. La somma complessiva erogabile e gli importi mensili da corrispondere sono organizzati su un piano di ammortamento personalizzato in relazione alla situazione finanziaria del soggetto richiedente e in genere variabile dai 12 ai 120 mesi con una media di Tan e Taeg dal 4,25% al 9%.

Documentazione necessaria

In relazione all’atto esecutivo della cambiale, la documentazione richiesta per ottenere un prestito cambializzato è più semplice da procurare e vi sono maggiori possibilità nella scelta della garanzia da esibire, anche quando non è sempre certificata. pensate per esempio ad un lavoratore autonomo e con contratto atipico, che seppur avrebbe il denaro per saldare regolarmente un prestito non ha una certificazione/garanzia che attesti le sue entrate.

È necessario presentarsi alla filiale alla quale si intende fare domanda con la seguente documentazione: indichiamo qui di seguito tutte le eventuali garanzie che si potrebbero esibire per certificare il proprio status economico per assicurare il rimborso della somma che si intendere richiedere con il prestito cambializzato. Per questo motivo, i seguenti punti non sono da intendersi come tutta la documentazione necessaria per avviare la pratica di finanziamento, ma come ‘possibilità di garanzia’, tra le quali l’agenzia finanziaria sceglierà/chiederà quella più confacente alla somma erogata e alla posizione del soggetto richiedente.

  1. documento di identità in corso di validità;
  2. codice fiscale o tessera sanitaria
  3. contratto di lavoro (documento che lo dichiari anche a tempo determinato, co.co.co, collaborazione, etc.);
  4. certificato di reddito per soggetti senza busta paga;
  5. dei versamenti regolari nel conto corrente che indicano una retribuzione mensile o un’entrata fissa. Per entrata fissa, si intende anche una somma per affitto di un bene immobile, percepire un canone di locazione per esempio
  6. beni che si sottopongono a garanzia con la firma sulle cambiali, un immobile di proprietà di valore uguale o superiore alla somma richiesta
  7. tfr
  8. garante – nel caso in cui non si abbiano beni da sottoporre a ipoteca o altre garanzie certe di reddito con il quale si intende saldare il debito

Nei punti precedenti si indica la documentazione completa che potrebbe essere richiesta dall’agenzia finanziaria, con qualche variazione in relazione della somma concessa o delle garanzie esibite. È il caso del contratto di lavoro e dei beni da cedere in caso di mancato pagamento delle cambiali.

Il prestito cambializzato è però un finanziamento flessibile nell’importo delle rate mensili del piano di ammortamento che viene valutato proprio in relazione alla documentazione presentata. L’agenzia studia l’importo che effettivamente potrà essere saldato mensilmente in considerazione delle spese già presenti nella situazione del soggetto che richiede il prestito. Le condizioni finali di importo-rata e tempo di restituzione del prestito sono dunque di molto variabili in base a:

  • categoria di lavoratore durata del contratto esibito, se vi è possibilità di proroga, per esempio se si ha la possibilità di avere altre entrate
  • se si ha un entrata tramite un affitto (casa di proprietà o eredità)valore dei beni in garanzia, che devono sempre corrispondere almeno ad una somma vicina a quella richiesta.

Attenzione inoltre nel caso in cui da lavoratore dipendente, anche se al momento della richiesta del prestito hai un contratto a tempo determinato, e hai intenzione di utilizzare il Tfr (Trattamento di Fine Rapporto) quale garanzia per la restituzione del debito. È importante sapere che è possibile fruire del tfr solo per il 20% (e questo per legge), non è dunque pignorabile nella sua somma totale accumulata. È necessario dunque fare i conti dell’importo che eventualmente potrebbe essere recuperato dall’agenzia di credito in caso di insolvenza. Se non rientrate nella somma – ovvero se l’importo del prestito da richiedere è superiore alla somma di tfr disponibile per l’eventuale pignoramento – non indicatelo come garanzia, vi farebbe solo perdere tempo nell’accettazione delle pratiche esplicative per l’erogazione del finanziamento.

Per comprendere meglio e con dettagli ‘realistici’ per meglio valutare la fattibilità della richiesta di un prestito cambializzato, consultate anche la tabella che vi offriamo qui sotto, utile per realizzare anche che ‘nessuno concede del denaro senza avere la garanzia della sua restituzione o di rifarsi su qualche altro bene‘ che possa risarcire la somma erogata. Diffidate dunque delle promesse di prestito ‘senza nessuna garanzia’: le garanzie della restituzione regolare del debito CI VOGLIONO, sono forse differenti e non forzatamente deve essere una busta paga con contratto a tempo determinato, ma deve necessariamente ESSERCI: un immobile, Tfr, un’entrata da un affitto, una persona che potrebbe pagare per voi, etc.

PRESTITO CAMBIALIZZATO
  1. non si deve giustificare la finalità
  2. dai 500 euro ai 10.000 euro
  3. dai 10.000 ai 30.000 in relazione alle garanzie presentate
ESEMPIO DI PRESTITO E RATA IMPORTO: 10.000 euro
IMPORTO DA RESTITUIRE: 11.669 euro
IMPORTO RATA MENSILE: 194,94
DURATA: 60 cambiali mensili
TAN: 6,25%
TAEG: 6,43%COSTO CAMBIALE: 110 euro
PER CHI
  1. contratto a tempo determinato
  2. lavoratori autonomi
  3. senza contratto ma con entrata fissa
  4. contratto atipico
  5. senza busta paga ma con entrata fissa
  6. protestati (segnalati Crif)
  7. con altri prestiti in corso
  8. pensionati
DOCUMENTAZIONE
  1. documento di identità
  2. codice fiscale
  3. documento certificativo di un reddito
  4. differenti tipologie di garanzie:
  • entrata fissa anche non certificata, verificata sul proprio conto corrente
  • entrata di un affitto
  • modello Unico
  • cud
  • certificazione pensione
  • tfr
  • immobile di valore uguale o superiore alla somma richiesta
  • garante

 

MODALITA’ PAGAMENTO cambiale con rata costante:

  1. importo fisso o variabile in base al tasso
  2. rata mensile o con ‘pagherò’
CONTRATTO DI LAVORO NO
TAN e TAEG Dal 4,25% al 9% 

La percentuale di interessi è stabilita in relazione alla percentuale di rischio della mancata restituzione della somma erogata.

Tan: interessi
Taeg: interessi + spese finanziamento

TEMPISTICA Dalle 24 ore ai 3 gg
RIFIUTO NO, possibile solo in casi in cui DAVVERO non si certifica:

  1. almeno un’entrata sul proprio c/c
  2. non si ha un garante
  3. non si ha un bene di proprietà su cui l’agenzia finanziaria può rifarsi
  4. assenza di tfr
  5. età avanzata in relazione alla durata del piano di ammortamento

Tempistica di accettazione del prestito

Più veloce rispetto alle altre tipologie di prestito personale. L’erogazione della somma richiesta con il prestito cambializzato avviene con l’apposizione della firma del soggetto beneficiario del finanziamento sulle cambiali che costituiscono la modalità di pagamento ma anche la garanzia di regolare rimborso della somma. Non essendo richiesta busta paga o altra documentazione che certifichi il reddito annuale, la tipologia di contratto e di lavoratore, la valutazione delle entrate e le uscita dal conto corrente e la verifica dell’importo presente nel vostro c/c – tutte informazioni che la banca analizza prima dell’accettazione di altre tipologie di finanziamento/piccolo prestito -, il prestito cambializzato ha una tempistica di accettazione o di rifiuto molto più breve: è possibile ottenere l’intero importo in 24 ore.

Molte agenzie finanziarie o di credito al consumo hanno un loro sito web dal quale lavorano per la stesura dei preventivi, motivo per cui è possibile richiederli a anche a più società per valutare la soluzione più adatta e quella che nel suo importo finale costerà meno. È molto importante indicare tutte informazioni utili su entrate, reddito beni, che possano essere di avallo per l’accettazione del finanziamento, ma SENZA omettere nulla o dare delle informazioni imprecise sul reddito che potrebbero mettervi di seguito in difficoltà per la restituzione del debito. Ricordate sempre che la cambiale ha valore esecutivo e ‘qualsiasi bene’ dato in garanzia sarà sottoposto subito a sequestro.

È anche possibile anche fare una richiesta online senza presentarsi nella filiale dell’agenzia accedendo al sito dedicato: si tratta di prestiti cambializzati a domicilio in cui, a seguito dell’accoglimento della domanda di finanziamento, un incaricato della società finanziaria si reca presso l’abitazione del richiedente per stipulare il contratto, firmare le cambiali e fornire la somma tramite assegno circolare. Questa tipologia di prestito non obbliga a giustificativo, motivo per cui non si deve indicare la finalità della richiesta di liquidità.

Quanto tempo ci vuole di preciso? Dalle 24 ore ai 3 giorni. In questo caso sono molto utili i calcolatori delle delle agenzie ma anche quelli che permettono di confrontare i diversi prestiti disponibili. Attenzione però perché questi non costituiscono una garanzia di precisione nell’applicazione del Tan, gli interessi applicati ad ogni rata che andranno a formare la somma complessiva da pagare, e il Taeg, la somma da aggiungere al totale complessivo da rimborsare, ma stavolta si tratta delle spese. La somma complessiva dovuta è infatti data dalla propria condizione economica e dalle garanzie esibite: minori sono le garanzie, maggiore saranno anche Tan, Taeg e naturalmente la tempistica di accettazione per la verifica della fattibilità dell’erogazione del credito.

I tempi brevi di accettazione della pratica di finanziamento e di successiva erogazione del capitale sono dati infatti da:

  • non è richiesta documentazione sul reddito prodotto
  • non sono richieste garanzie non vi è controllo/ricerca sui pagamenti o insolvenza già presenti nel proprio profilo
  • tetto massimo della somma erogata inferiore rispetto ad altre forme di credito dai 500 ai 10.000 euro.

È da considerare inoltre e da non sottovalutare, che se la somma richiesta è rilevante e le garanzie non sono valutate ‘completamente certe’, le agenzie creditizie sono solite spingere per ottenere un garante, una terza persona che possa pagare per il debitore in caso di insolvenza. Questa resistenza nell’accettazione del finanziamento potrebbe comportare un aumento della tempistica per la risoluzione delle pratiche amministrative, oltre al fatto che nel caso in cui si ottenga il finanziamento, il Tan potrebbe essere superiore a quanto sperato. Vi è però un altro particolare da considerare: senza un garante, e senza delle garanzie certe, anche con l’accoglimento del prestito,  nel caso di difficoltà nel pagamento, la cambiale va in protesto, e oltre al pignoramento del bene, si potrebbe incorrere alla segnalazione Crif. Sarà difficile poi ottenere qualsiasi liquidità anche con le cambiali.

Un altro fattore potrebbe aumentare la tempistica di accettazione del finanziamento, è quando il richiedente è un cattivo pagatore e avvia domanda di liquidità con l’intento di consolidare il suo debito e corrispondere le somme spettanti ad altre finanziarie con cui ha uno o più presti in corso. In questo caso, l’agenzia dovrà verificare la fattibilità della restituzione dell’importo che dovrà erogare, calcolando le quote già a debito del soggetto. Con l’accoglimento di un altro prestito si dovrà meglio riorganizzare gli importi da saldare: l’analisi della fattibilità della nuova richiesta di prestito, seppur con cambiali a titolo esecutivo, dovrà essere valutata con maggiore precisione.

Trascorso il tempo utile per la richiesta, se il prestito è stato accolto, si riceve conferma dell’accredito della somma sul vostro conto corrente, se lo si ha – nel caso di prestito a domicilio, la somma deve essere ritirata dal beneficiario, in quanto questa tipologia di finanziamento non prevede forzatamente la titolarità di un conto corrente. Ora è necessario procedere per il pagamento della prima cambiale, che ricordiamo deve essere compilata in tutti i suoi campi dando particolare attenzione alla ‘dicitura della modalità di pagamento e alla sua scadenza‘. Solitamente le agenzie creditizie concedono almeno due mesi dall’erogazione della liquidità per corrispondere il pagamento della prima cambiale che deve essere regolarizzata con il bollo cambiale.

Cos’è una cambiale e come è fatta

Si tratta di un documento di credito a titolo esecutivo per l’ente erogatore del credito e un metodo di rimborso per il richiedente del prestito cambializzato. Si presenta come un bollettino postale o anche come un assegno sul quale deve essere apposta la propria firma che ne conferma la valenza: le cambiali saranno in numero pari agli importi della somma complessiva dilazionata sulla tempistica di restituzione. Proprio come le rate mensili di un prestito personale.

La cambiale è dunque la forma di restituzione scelta per corrispondere il debito contratto con la società finanziaria o un privato all’atto della stipula di un prestito. Il creditore della cambiale può trasformarla in denaro liquido o godere di un credito presso l’ente a cui fa capo la cambiale stessa. Per ottenere il rimborso dell’importo, l’ente creditore non si rifa sullo stipendio del cliente ma ha titolo per avanzare delle procedure di pignoramento dei beni del soggetto beneficiario del finanziamento con l’esibizione della cambiale e i rispettivi importi.

Il vaglia cambiario, questo è il suo termine corretto e completo, non è di molto diverso da un bollettino e da un assegno, presenta dei tratti comuni e entrambe le forme di pagamento. La sola differenza si trova nella data di scadenza e nella modalità di pagamento che deve essere ogni volta indicata nella cambiale: se si pagherà alla scadenza mensile, se a seguito di un certo periodo di tempo dall’emissione della prima cambiale, o in una determinata data – ma sempre entro un anno.

Saranno in molti a chiedersi, come la compilo? Non è difficile. Osservate la tabella qui di sotto riportata:

LUOGO E DATA DI EMISSIONE inserire la data della prima cambiale
CIFRA IN NUMERI Importo della cambiale in numeri.

Meglio inserire la somma come in questo esempio:

  • #250,00# per evitare cancellazioni e modifiche
IMPORTO IN LETTERE Esempio: duecentocinquanta euro

Di seguito troviamo la scadenza di cui parlavamo sopra e che DEVE essere SEMPRE indicata nel dettaglio, in quanto stabilisce la tempistica di pagamento e conferma la regolarità del pagamento. In questa sezione è dunque necessario inserire la data di pagamento, che può essere già stabilita in sede di sottoscrizione del prestito con le 3 modalità indicate nella tabella qui di seguito:

SCADENZA FISSA la dovrete indicare nella cambiale, la più usuale e quella mensile con data corrispondente a quella della vostra entrata sul c/c
A VISTA con incasso immediato dall’agenzia o privato che ha concesso il prestito
A UNA CERTA SCADENZA A VISTA a seguito di un determinato periodo di tempo dalla data di accettazione o della levata di protesto

Ultimi dati, l’ordine di pagamento, nella casella dedicata si scrive:

  • vaglia cambiario: pagherò
  • vaglia-tratta: pagherete

Questa sezione è da considerarsi la parte più importante di una cambiale, in quanto indica nello specifico la modalità utilizzata per il pagamento, elusa la quale, l’ente erogatore del prestito ha diritto all’avvio del pignoramento o alla richiesta al garante di saldare la somma insoluta. Per questo motivo, osservate la tabella qui sotto riportata e ricordate sempre che è necessario inserire il termine richiesto in sede contrattuale che rappresenta la scadenza del pagamento della rata:

DICITURA MODALITA’ DI PAGAMENTO ENTRO QUANDO ES.COMPILAZIONE
PAGHERO’ un mese dalla data di emissione pagherò entro il 27/12/2018
A CERTO TEMPO DATA pagamento entro un tempo calcolato dal momento di emissione pagherò fra due mesi‘ *

 

PAGHERO’ A VISTA presentazione della cambiale entro un anno dall’emissione della stessa pagherò entro….

*sempre in relazione alla modalità di rimborso stabilita dal piano di ammortamento

Gli altri dati da inserire nelle sezioni dedicate della cambiale, sono:

  • beneficiario e domiciliazione, ente a cui si deve la somma pagata con la cambiale
  • i vostri dati anagrafici
  • firma

Nella cambiale sono poi anche presenti due parti dedicate ai prestiti cambializzati concessi con garante o la parte dedicata alla possibilità di cedere il proprio debito/credito per la somma complessiva indicata del documento a titolo esecutivo. Il procedimento è lo stesso della girata in un assegno senza dicitura ‘non trasferibile’. Si osservi la tabella qui di seguito riportata:

AVALLO dedicato alla firma dei soggetti avallanti della cambiale, quali garanti del pagamento del debito Le firme in avallo possono essere anche più di una
GIRATA
  1. SUL RETRO
  2. sottoscrizione con firma e con la quale si trasferisce il credito per l’intero importo indicato nella cambiale
NON può essere una sola parte dell’importo

Modalità di pagamento delle cambiali

Ecco, ora avete compilate la vostra cambiale, ma non dimenticate l’imposta di bollo: la cambiale deve essere regolarizzata a partire dalla prima emissione confermandone il valore esecutivo tramite il pagamento del bollo cambiale, un contrassegno telematico che deve essere apposto sulla cambiale stessa. Senza la regolarizzazione dell’imposta di bollo, l’ente creditore non ha titolo per avanzare in via diretta azioni espropriative sui beni del soggetto che ha emesso la cambiale non coperta, nel momento in cui non ha la possibilità di corrispondere l’importo mensile dovuto.

Quanto costa? Il bollo cambiale è calcolato in base alla somma da pagare:

  • 11 per mille dell’importo da corrispondere sui vaglia cambiari
  • 12 per mille sulle cambiali-tratta.

Gli importi sono calcolati in applicazione della Legge 191/2014 che ha modificato il precedente regolamento stabilito nel dpr 642/72:

ES: 10.000 euro = 10.000x 11/1000 = 110 euro

In assenza del pagamento della marca da bollo indicata, la cambiale può circolare – se per esempio non vi è la scadenza, è da considerarsi da pagare a vista – ma non ha titolo esecutivo, e nel caso di importi non coperti, l’agenzia finanziaria non può rifarsi sulla liquidità, sui beni, o sul garante esibiti quale garanzia per il recupero del credito.

Ora potete effettuare il pagamento della vostra cambiale. Sostituisce il bollettino postale di un prestito personale e per questo motivo ha:

  • una rata mensile
  • una scadenza fissa

La scadenza decisa per il recupero del credito è solitamente associata alla data di emissione dello stipendio o della liquidità necessaria per l’estinzione del prestito, come stabilito in sede contrattuale e nel piano di ammortamento personale.

La scadenza fissa della cambiale è il termine ultimo entro il quale la rata mensile deve essere saldata per evitare l’avvio della richiesta di pignoramento dei beni messi in garanzia o il mandato per il garante di richiesta di pagamento del debito contratto dal soggetto.

I costi della cambiale

La cambiale è il mezzo di credito del prestito cambializzato. La sua emissione avviene con l’apposizione della firma da parte del soggetto richiedente il prestito. Con la firma delle cambiali, con importi dilazionati per un periodo di tempo stabilito nel piano di ammortamento, l’agenzia finanziaria concede un credito futuro erogando la liquidità della somma richiesta. Oggigiorno esistono anche i prestiti cambializzati a domicilio che erogano la liquidità direttamente a casa del beneficiario. Naturalmente i costi complessivi sono sempre legati a Tan, interessi e Taeg, spese amministrative, oltre alle somme dovute per l’assicurazione vita e in caso di decesso.

La cambiale sostituisce il bollettino postale, con la sola differenza che deve essere firmato preventivamente, e che se non viene saldato, costituisce mezzo di pignoramento del bene esibito come garanzia. Se il bollettino non viene saldato, vengono applicate delle more, e degli interessi da corrispondere in relazione al ritardo; se la cambiale non viene saldata, il bene posto in garanzia viene sequestrato. Come anche accennato sopra, all’atto della firma e della sua emissione, la cambiale deve essere in regola con l’imposta di bollo che corrisponde all’11 o 12 per mille dell’importo da corrispondere.

L’importo della rata della cambiale viene decisa in sede contrattuale a seguito dell’analisi della somma che realisticamente potrà essere restituita dal soggetto beneficiario del prestito. La rata è data dalla somma di spese accessorie, amministrative e per l’emissione del capitale del finanziamento stesso:

  1. costo di acquisto delle cambiali;
  2. commissione di apertura della pratica di finanziamento
  3. commissione di registrazione del contratto del prestito
  4. costo assicurazione in caso di insolvenza.

Non vi sono costi per l’eventuale restituzione anticipata del debito, nonostante la firma preventiva delle cambiali.

Le cambiali devono essere acquistate nelle tabaccherie e ricevitorie con vendita di valori bollati emessi dal Monopolio di Stato, ma non hanno un effettivo costo, ma sono fornite gratuitamente. Le cambiali però, come avrete già compreso, non sono tutte uguali: è il bollo cambiale a fare la differenza e di conseguenza il loro costo variabile in relazione al titolo, come abbiamo già visto sopra.

Prima di acquistare la cambiale, verificate che siano presenti tutti i campi indicati sopra per la compilazione e nel dettaglio:

DENOMINAZIONE DELLA CAMBIALE
  1. vaglia cambiario
  2. cambiale tratta
  3. promessa incondizionata (modalità di pagamento): ‘pagherò‘ o ‘ordine incondizionato
DATA DI PAGAMENTO O DI SCADENZA sempre legato alla promessa incondizionata
DATA E LUOGO DI EMISSIONE istituto creditizio
NOME DEL BENEFICIARIO nel ‘pagherò‘ e del trattario, il creditore, soggetto che incassa la somma
DATA DI VIDIMAZIONE DEL BOLLO  o contrassegno telematico
DOMICILIAZIONE DELLA CAMBIALE istituto creditizio

Se la cambiale non presenta queste sezioni per la compilazione è nulla a norma di legge e potrebbe crearvi numerosi problemi al momento della riscossione da parte del creditore. La forma di restituzione di un credito o di pagamento con cambiale è infatti disciplinata dalla Legge Cambiaria, il R.D. 14 dicembre 1933 n. 1669, con la quale si distinguono due tipologie di cambiale:

  1. prestito cambializzato. Si tratta della tipologia di finanziamento ci cui ci stiamo occupando, e anche il più comune, è noto come ‘il vaglia cambiario‘, meglio conosciuto come ‘pagherò cambiario‘ è un titolo di credito all’ordine. In questo caso, l’emittente promette il pagamento di un capitale ad un secondo soggetto, il prenditore.
  2. la cambiale-tratta, è un titolo di credito all’ordine. Un soggetto – il traente – ordina a un secondo soggetto – il trattatario – il pagamento della somma richiesta con cambiale – ad un terzo soggetto, il prenditore.

Quando si richiedono altre garanzie: segnalati Crif e senza busta paga

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, il prestito cambializzato viene erogato da agenzie o privati che nascono per accogliere questa tipologia di richiesta di finanziamento, motivo per cui hanno un’organizzazione differente per assicurarsi il recupero delle somme liquidate proprio su soggetti che hanno delle difficoltà economiche, che sono già stati segnalati e che non ottengono credito dagli istituti bancari tradizionali. È dunque importante considerare anche che l’Istituto creditizio, in applicazione delle sue politiche di rischio, necessiti di ulteriori garanzie per assicurarsi il recupero del capitale in caso di insolvenza. È il caso dei lavoratori autonomi ma anche dei lavoratori con contratto a tempo determinato; differente è anche il caso dei segnalati Crif.

  1. Nel caso dei lavoratori a tempo determinato, il piano di ammortamento è organizzato in relazione alla durata del contratto, studiando la restituzione dell’importo nei mesi successivi in relazione alla propria situazione personale e all’accertamento delle entrate successive necessarie per pagare le cambiali. Ulteriori garanzie sono dunque necessarie per coprire le rate mensili che non rientrano nella durata del contratto presentato.
    Quale altra garanzia può essere richiesta dunqueLa firma di un garante o la proprietà di un immobile di valore uguale o superiore alla somma concessa. È però naturale che le due possibilità di garanzie per ottenere il prestito in caso di contratti di lavoro con tempistica troppo breve rispetto al piano di ammortamento o, nel caso degli autonomi, con importi di guadagno mensili non certi e variegati, sono difficili da avere e non tutti gli istituti finanziari li richiedono.Tra le altre garanzie, potrebbe essere richiesta un’entrata fissa come un canone di locazione o in relazione all’età e ai servizi prestati presso enti pubblici, per esempio, anche una quota o tutto il Tfr spettante.
  2. Soggetti insolventi, cattivi pagatori e protestati sono ammessi alla richiesta del prestito cambializzato salvo la presentazione della documentazione richiesta per la sottoscrizione del prestito. La cambiale permette infatti all’istituto creditizio di riavere la somma prestata tramite il pignoramento del bene acquistato o le altre garanzie richieste all’atto della firma. Non vi è per questo motivo la necessità della presentazione della busta paga e/o la discriminante di aver saldato in ritardo un debito precedente: l’importo delle rate mensili e il piano di ammortamento è organizzato in base alle reali possibilità di restituzione, richiedendo o la firma di un garante, una persona che garantisca per il soggetto la restituzione della somma finanziata, con beni o liquidità.

In questo caso, chi fa le veci di un garante deve anch’egli presentare la documentazione che accerti il possesso delle condizioni per poter nel caso saldare la somma erogata la messa in garanzia di una proprietà terriera, un immobile, un bene di valore uguale o superiore la somma erogata. Questa tipologia di garanzia può essere richiesta o esibita sia dal soggetto richiedente il prestito cambializzato sia da chi fa le veci di garante.

Il garante, chi può essere

Abbiamo parlato di garante, ma non può essere certo una persona qualsiasi. Lo dice la parola stessa, ‘garante’, e come tale deve garantire la restituzione del debito. Ma non necessariamente da parte del soggetto richiedente, ma deve farsi carico lui stesso affinché la somma rientri nelle casse dell’istituto di credito che lo ha concesso, con i beni posti a garanzia, che possono essere reddito o immobili, come sottoscritto all’atto dell’emissione delle cambiali.

Il garante deve:

  • avere un contratto di lavoro a tempo in determinato;
  • non avere altri prestiti/finanziamenti/mutuo in corso;
  • non essere stato protestato o segnato Crif

Vogliamo comunque ricordare, che nonostante la sempre maggiore possibilità di accesso al credito anche per i segnalati Crif, la categoria dei protestati e/o cattivi pagatori non ha facile accesso alle diverse tipologie di prestito e deve necessariamente rivolgersi a specifici istituti creditizi che erogano finanziamenti con la richiesta di ulteriori garanzie. Non tutte le agenzie finanziarie, anche se nate per l’erogazione di finanziamenti anche per le tipologie di soggetti che non hanno accesso al credito ordinario, accettano le richieste di finanziamento.

Ci sono dei casi limite in cui non vi è nessuna garanzia di restituzione, sopratutto nel caso in cui il soggetto sia un segnalato Crif ‘recidivo’, non abbia saldato nessuna delle agenzie a cui ha chiesto credito e non sta avviando una pratica di finanziamento per ottenere liquidità e saldare i debiti precedenti.

In fase di richiesta del prestito cambializzato senza busta paga, l’Istituto creditizio valuta la documentazione esibita dal soggetto richiedente per valutare la fattibilità di regolare risoluzione del debito. In linea generale vengono valutate l’età e la condizione economica del richiedente e se questi ha altri finanziamenti in corso. In base a questi fattori viene deciso l’ammontare del capitale totale che è possibile erogare e l’importo della singola cambiale.

La documentazione e le garanzie, sono ad ogni modo, variabili di soggetto in soggetto, come indicato nella lista completa delle garanzie che potrebbero essere richieste, ma anche del possesso o meno di beni che potrebbero essere utilizzati come garanzia e che nel caso di insolvenza, potrebbero essere pignorati per saldare il debito. Queste forme di beni sono accettate per la maggiore dagli istituti di credito che nella loro politica di rischio prevedono proprio anche questa forma di rimborso, in considerazione che nascono per l’erogazione di somme per questa categoria di lavoratori con altro rischio di insolvenza.

Tan e taeg: gli interessi sulla rata

Come un ordinario prestito personale, anche il prestito cambializzato ha un Tan e un Taeg da valutare, ovvero la quota di interessi da rimborsare che vanno a costituire l’importo complessivo della rata mensile. È naturale che gli interessi richiesti siano superiori ad un finanziamento tradizionale richiesto in banca, in considerazione del maggiore rischio di insolvenza nel caso di soggetti senza garanzie, busta paga o contratti a tempo determinato. Non sempre però questa idea sui costi è realistica e si verifica in tutte le agenzie finanziarie che si occupano di questa tipologia di credito.

In considerazione dell’aumento di soggetti lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato, con proroga, con contratto di formazione e co.co.co, le agenzie finanziarie si sono meglio organizzate per raccogliere anche questa fascia di clientela, avendo un importante riscontro e lungimiranza: sono i soggetti che necessitano maggiormente di un prestito, proprio a causa della propria situazione lavorativa precaria, che esiste e/ma non è certificata. Per questo motivo, anche il tasso di interesse, indicato con il Tan e Taeg, non è sempre – come si potrebbe pensare – molto alto, ma accettabile per importi fino ai 10mila euro. Si parla di percentuali medie dal 4 al 9%, che non si distanziano dai tassi di interesse applicati su altre tipologie di prestito, in quanto gli istituti creditizi che offrono la forma di prestito cambializzato seguono principalmente questa modalità di pratica/pagamento e ricercano tutti i mezzi necessari in possesso del richiedente per poter corrispondere con regolarità il proprio debito.

Gli interessi applicati alla somma da restituire sono comunque direttamente proporzionali alla percentuale di rischio di mancato rimborso, anche se negli ultimi tempi è possibile trovare soluzioni di prestito cambializzato senza busta paga con l’applicazione di un tasso fisso del 4-6%, in alcuni casi anche di molto più basso rispetto ad un prestito personale per acquisto mobili con accredito su conto corrente. Di seguito alcuni esempi di prestito cambializzato fino ai 10.000 euro con piano di ammortamento di 5 anni.

IMPORTO PRESTITO – Findomestic 10.000 euro
IMPORTO DOVUTO 11.672
RATA MENSILE 194,62 euro
DURATA 60 cambiali mensili
TAN 4,25% Tan fisso
TAEG 5,60%
COSTO CAMBIALE 110 euro

Il tasso di interesse applicato sulla rata è la somma che la finanziaria guadagna prestando i suoi soldi, somme che vengono utilizzate per fornire altro prestiti. Naturalmente, come anche la sottoscrizione di qualsiasi altro prestito, scegliere il tasso di interesse maggiormente conveniente indicato con Tan e Taeg non è semplice. I due indici permettono di individuare l’importo totale da pagare al termine del piano di ammortamento e l’importo singolo della rata: i due dati sono essenziali per valutare la sostenibilità del credito che si ha intenzione di richiedere.

  • Il TAEG è il Tasso Annuo Effettivo Globale applicata nelle rate mensili con una percentuale;
  • il TAN è il Tasso Annuo Nominale, indica la percentuale dell’ammontare di capitale finanziato

Più nel dettaglio, il Tan rappresenta la misura di interessi dovuti sul prestito concesso, senza considerare spese e imposte da corrispondere. Il Taeg è il costo effettivo del finanziamento, dato dall’importo complessivo da restituire compreso di spese istruttorie e amministrative.

Il Taeg comprende infatti il costo di tutte le spese obbligatorie per le operazioni di apertura della pratica e del pagamento, costi che riducono la somma del capitale prestato e fanno aumentare l’importo della rata mensile.

Nel Taeg non sono comprese le eventuali spese penali per estinzione anticipata, ma la percentuale dovuta è applicata in relazione alla tempo mancata alla naturale estinzione del debito tramite pagamento mensile come sottoscritto in sede contrattuale.

Per esempio: con una somma richiesta di 30mila euro: Tan e Taeg medio di 6,30% Totale da restituire: 43.300 euro con 120 rate da 357 euro, ma queste sono delle somme da considerare al limite per la stipula di un prestito cambializzato. Molto dipende dalle garanzie esibite al momento della sottoscrizione del contratto e su quali beni sono state firmate le cambiali.

È inoltre importante valutare la tipologia del tasso di interesse che influenza in modo netto l’importo mensile da corrispondere, anche se la differenza sta nel rischio della variazione della somma da corrispondere:

  • tasso fisso
  • tasso variabile

Se si desidera avere un importo costante per tutta la durata del rimborso delle cambiali è necessario scegliere un tasso fisso.

Con la scelta di un tasso variabile, si potrebbe ottenere una rata con importo inferiore ma che oscilla con la politica finanziaria del mercato. Costituisce un rischio elevato nell’aumento della somma da corrispondere; il vantaggio è invece quello della possibile riduzione.

Qui di seguito vi proponiamo una tabella con alcune proposte di prestito cambializzato per soggetti con lavoro a tempo determinato e ‘con poche garanzie’, potremo dire di ritrovare delle soluzioni per un lavoratore con la possibilità di esibire almeno una garanzia valida. Tutti gli altri casi vanno sempre valutati dall’agenzia creditizia a cui si desidera richiedere il prestito, in quanto molto conta anche dall’importo che si richiede. Chiedere 1.000 euro senza garanzie e chiederne 10.000 è di molto differente: osservate la tabella qui di seguito riportata con due esempi di prestito cambializzato con garanzie differente e dunque con percentuale di rischio differente:

PRESTITO CAMBIALIZZATO Younited credit King prestiti – studenti e casalinghe
IMPORTO PRESTITO  10.000 euro 10.000 euro
IMPORTO DOVUTO da valutare da valutare
RATA MENSILE 170,49 euro 210,00 euro
DURATA 60 cambiali 60
TAN 7,80%
TAEG 7,80% 7,49 – 9,50%
COSTO CAMBIALE 110 euro 110 euro

Prestiti cambializzati con più limitazioni

Non tutti i prestiti cambializzati delle agenzie creditizie presenti sul mercato consentono di accedere al credito con gli stessi requisiti e sopratutto con le stesse garanzie. Per questo motivo si differenziano dalle forme di finanziamento qui sopra descritte pur restando la cambiale il mezzo di rientro della somma erogata. Durante la ricerca del prestito cambializzato più adatto alle vostre esigenze, è anche possibile imbattersi in proposte di molto differenti da quelle sopra elencate, non facili da ottenere per il necessario possesso di altri requisiti di reddito. Queste forme di prestito cambializzato infatti – in relazione alle politiche di rischio di mancato pagamento – offrono soluzioni per i pensionati e per i neolavoratori con contratto a tempo indeterminato.

In molti casi anche il Tan e il Taeg sono di molto superiori rispetto a quelli esaminati precedentemente e riteniamo necessario fornire una breve tabella per meglio comprendere che anche per l’ottenimento di un prestito cambializzato – in base agli istituti creditizi – sono necessari dei requisiti specifici; li forniamo proprio per evitare false speranze a chi è alla ricerca di un finanziamento e non riesce a stipularlo, oltre a ridurre il rischio di incorrere in soluzioni che comporterebbero delle difficoltà nella risoluzione del debito. È importante infatti confrontare sempre la percentuale di Tan e Taeg, perché sono questi a costituire la somma in più da restituire andando a formare l’importo complessivo dovuto al termine del piano di ammortamento. Non inseriremo i nomi delle agenzie creditizie che erogano il prestito cambializzato.

  • Lavoratore dipendente o autonomo
  • Pensionato con almeno 700,00 € di pensione netta
  • La documentazione da presentare alla richiesta del prestito cambializzato è:
  • Ultime due busta paga e modello CUD
  • Fotocopia carta d’identità o altro documento di riconoscimento valido e il codice fiscale
CONTRATTO REDDITO DOCUMENTAZIONE TAN e TAEG
  1. dipendente
  2. autonomo
  3. pensionato
almeno 700 euro
  1. ultime 2 buste paga
  2. Cud
  3. pensione
dal 7% al 9%

massimo 30 mesi

pensionati da almeno 6 mesi ultime 2 pensioni dal 7% all’11%
tempo indeterminato da 6 mesi in relazione alla somma richiesta
  1. cud
  2. ultime 2 buste paga
dall’11% al 17%
solo dipendenti pubblici da almeno 3 anni
  1. in relazione alla somma
  2. firma congiunta con coniuge
  1. ultime 2 buste paga
  2. Cud
  1. piccole somme da 1.600 ai 3.000 euro
  2. pagamento della cambiale presso la banca in cui si ha il c/c
  1. Lavoratori
  2. segnalati Crif
  3. cattivi pagatori
  1. senza c/c
  2. cambiale da pagare in banca
ipoteca su immobile
  1. Fino a 50.000 euro
  2. doppia firma

In nessuno di questi casi è possibile utilizzare come garanzia il tfr e per questo motivo sono richieste le buste paga e l’ipoteca sull’immobile, nel caso si abbia una proprietà abitativa; è possibile anche considerare delle proprietà terriere che devono sempre essere di valore uguale o superiore: alcune agenzie finanziarie accettano beni da ipotecare solo di quest’ultimo caso. Devono infatti essere certe che per tutta la durata del piano di rientro della somma, queste mantengano il proprio valore sul mercato.

Ogni ogni caso, è anche importante sottolineare che se si ha bisogno di liquidità, è bene pensare di ottenere un prestito veloce utilizzando le cambiale, ma in linea generale, questa deve essere l’ultima scelta a disposizione: in caso di mancato pagamento, questa forma di rientro del debito è altamente penalizzante facendovi perdere dei beni che solitamente hanno un valore superiore rispetto alla somma richiesta. Si pensi inoltre al Tan applicato in molte soluzioni di questa tipologia di prestito: sono in molti ad essere dai 7 al 17,18% interessi che comportano la restituzione di una somma di almeno quasi doppia. Certo, di molto dipende dal piano di ammortamento: solitamente maggiore è la durata del finanziamento e minore è il Tan e il Taeg, ma pur sempre delle cifre elevate per chi già si ritrova ad avere delle difficoltà economiche.

Prestiti cambializzati tra privati

Cliccando sulla Google alla ricerca di un prestito cambializzato, sicuramente vi siete imbattuti anche nei numerosi siti di finanziamenti tra privati, ma attenzione alle truffe e sopratutto a chi richiedere denaro per erogarvi la liquidità di cui necessitate. I prestiti cambializzati tra privati sono dei finanziamenti che utilizzano le cambiale come mezzo di recupero della somma prestata e i due soggetti, debitore e creditore, sono soggetti privati seri. La tipologia di prestito, la modalità di pagamento e il piano di ammortamento sono gli stessi, ma non vi è nessun istituto di credito o società all’interno di questo rapporto, che resta privato tra le due parti coinvolte. In questo caso non ci sono Tan e Taeg, ma una somma che viene definita come importo complessivo dovuto al termine per la risoluzione del contratto. In caso di insolvenza, il creditore può rifarsi sul bene esibito come garanzia, del valore della somma finanziata presentando la cambiale firmata, che ha sempre titolo esecutivo anche tra privati, e per mantenere questa valenza deve essere regolarizzata con il pagamento del bollo, proprio come abbiamo descritto precedentemente per la forma di finanziamento con istituti di credito.

Il vantaggio di fruire di un prestito cambializzato privato – solo tra soggetti seri – è quello di risparmiare sulle spese accessorie, amministrative e di apertura della pratica. Non vi è il Taeg, che fa di molto sollevare l’importo complessivo del finanziamento, oltre alla necessità di stipulare anche una polizza assicurativa sulla vita. I costi possono arrivare anche a 1.000 euro, in relazione alla somma richiesta, alla durata del prestito, anche se solitamente non va oltre i 60 mesi, ovvero i 5 anni, e l’età del richiedente. Con questa tipologia di prestito viene risparmiata anche una quota di interessi, che in questa tipologia di prestito, proprio perché è tra privati, è di gran lunga inferiore. Diffidate dunque di chi vi richiede delle quote di interesse eccessive o delle spese preventive all’accredito della somma richiesta.

Per trovare la soluzione di prestito cambializzato tra privati che sia davvero serio, è utile consultare tutti i siti web dedicati e leggere i commenti riportati; altra soluzione è quella di leggere i blog e di iscriversi per poter ottenere delle informazioni reali anche da chi ha già richiesto questa forma di prestito, come si è trovato e sopratutto i beni che ha dovuto sottoporre a garanzia e la somma finale corrisposta.

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di collegarsi sui marketplace di erogazione di prestiti con cambiali, ma attenzione anche qui alle truffe: ricordate che nessuna agenzia richiede denaro per erogare un prestito. ma come faccio dunque a comprendere se il sito è affidabile e se il privato con cui mi metto in contatto è serio e non è ‘uno strozzino’? In realtà non c’è una ricetta, ma diffidate di principio di chi:

  1. non dà informazioni sul suo conto. Nei siti ‘Blender’, per esempio, in cui vi è una lista dei possibili finanziatori, tutti i privati che concedono delle somme in prestito, forniscono le informazioni sul proprio conto e descrivono la proposta di prestito con i dati di ‘somma richiesta, rata e interessi dovuti’
  2. chi richiede denaro per avviare la pratica o comunque denaro per inviarmi la liquidità di cui avete bisogno
  3. se non si è all’interno di un sito di prestiti, ma di una singola persona. Solitamente chi ‘fa questa sorta di attività’ si affila insieme ad altre persone che come lui vogliono concedere un finanziamento, anche senza particolari interessi. Il mezzo di pagamento è sempre la cambiale.
  4. se gli interessi superano la percentuale del 13-15%, troppo elevati per un finanziamento tra privati che non necessita di nessun tipo di amministrazione.
  5. non indica in modo dettagliato rata, interessi, e vi assicura non c’è bisogno di nessuna garanzia: le cambiali prevedono un bene da pignorare in caso di insolvenza.
  6. se le somme sono molto elevate, solitamente non vanno oltre i 10.000 euro e fino ai 60 mesi; alcune proposte di prestito tra privati dirette sui blog non vanno oltre i 36 mesi con rate non più elevate di 330 euro circa sempre per una somma massima di 10mila euro.
  7. i portali con banca dati dei prestatori sono generalmente più affidabili
  8. si sconsiglia di richiedere somme elevate come quelle proposte anche di 80.000 euro con un piano di rientro di 5 anni. È chiaro che la fattibilità della restituzione è quasi nulla per un soggetto che si ritrova in difficoltà economica e sta richiedendo della liquidità.
PRESTITO CAMBIALIZZATO TRA PRIVATI
  1. soggetto che offre la somma
  2. soggetto che richiede la somma
IMPORTI Fino ai 10.000 euro
INTERESSI: TAN
  1. Tan medio del 10%
  2. decisi dal soggetto creditore
TAEG
  1. nessuna spesa di apertura pratica
  2. no assicurazione
  3. no spese amministrative
CAMBIALI garanzia di un bene su cui rifarsi
DOVE STIPULARE IL CONTRATTO ricerca sul web

Può anche capitare che i due soggetti privati coinvolti nella stipula di un prestito con cambiali si conoscano e che tra di loro vi sia un rapporto di reciproca fiducia, motivo per cui la contrattazione in sede di garanzie per avviare le cambiali e il titolo esecutivo sia più veloce e più semplice oltre a far risparmiare sulle spese accessorie. È comunque possibile ottenere questo tipo di rapporto anche sul web in quanto con la consultazione dei diversi blog e dei gestori dei portali dedicati ai prestiti cambializzati, vi è libero accesso alla chat per ottenere delle informazioni specifiche sulla fattibilità del prestito e le informazioni sui prestatori. Nei siti affidabili è anche di facile accesso la banca dati dei prestatori con gli esempi di offerte di credit da consultare per poi inviare una mail con la propria presentazione di condizione reddituale o di pagatore, in caso di segnalati Crif.

Naturalmente i prestiti con cambiali tra privati sono erogati tramite consegna a mano della somma di denaro richiesta sia nella forma di contante o con assegno circolare; in questo caso è anche possibile richiedere che la liquidità sia versata direttamente sul proprio conto corrente. A seguito dell’avvenuto accredito o della consegna della somma, il debitore deve firmare le cambiali e avviare il pagamento della prima cambiale seguendo la scadenza indicata in sede di contrattazione. Solitamente ogni cambiale ha una sua scadenza mensileSuretro della cambiale si deve applicare il bollo per confermare l’esecutività del titolo, il cui importo è proporzionale a quello della somma della cambiale stessa (11-12 per mille, che per 10.000 euro corrisponde a 110 euro).

Se il debitore non corrisponde le somme dovute, il creditore può richiedere il pignoramento dei beni dati in garanzia per recuperare il credito esibendo le cambiali firmate. Nonostante chi presta il denaro abbia avviato un accordo formale e senza la sottoscrizione di particolari pratiche, con la forma della cambiale, ha pieno diritto di fronte alla legge di far valere il suo credito verso il secondo soggetto ha cui ha liquidato delle somme. Non ci sono dei vincoli stringenti, ma anche ra privati, la cambiale è la sicurezza con la quale il debitore potrà recuperare l’importo erogato in un modo o nell’altro, ovvero anche vendendo successivamente il bene posto in garanzia per recuperare la somma prestata.

In ogni caso, per tutelarsi da eventuali azioni legali, è importante che l’accordo formale non sia solo verbale, per evitare chele condizioni poi della restituzione subiscano delle variazioni in corso d’opera, e solitamente le subiscono ‘in rialzo’. Anche se dalla banca dati dei prestatori il soggetto vi sembra affidabile, pretendete sempre di firmare un accordo scritto in cui si indica specificatamente:

  1. la somma erogata
  2. la rata mensile
  3. la durata del piano di ammortamento
  4. il bene in pignoramento in caso di insolvenza.

È sempre meglio che il prestito sia formalizzato in forma scritta per evitare rivendicazioni non prima concordate. A seguito dell’accredito e della ricezione della somma da parte del privato, per certificare la somma effettivamente liquidata, è necessario provvedere a produrre la documentazione atta a certificare l’avvenuto finanziamento. Il movimento del denaro deve essere tracciato tramite una ricevuta di qualsiasi natura che attesti:

  1. il bonifico bancario nel caso di accredito sul c/c
  2. estratto conto che evidenzi la somma liquidata
  3. prima parte dell’assegno circolare o copia
  4. copia del vaglia postale

Se il prestito è stato accolto ed erogato tramite bonifico a favore del soggetto richiedente, come prova dell’avvenuta transazione è anche possibile richiedere alla propria banca la ricevuta dell’estratto conto o a Poste Italiane. Nel caso in cui invece la liquidità è stata data sotto forma di denaro contante, è necessario avvalersi di due persone fisiche estranee ai soggetti coinvolti che faranno da testimoni per confermare la veridicità dell’evento avvenuto, ovvero il prestito cambializzato, gli importi, la rata da corrispondere e il bene esibito in garanzia in caso di insolvenza. Ricordate che nessun finanziamento anche se tra privati deve avvenire senza le ricevute che attestino l’erogazione del denaro e senza la documentazione che indichi somme da restituire e eventuali beni da pignorare per il recupero del credito. Diffidate sempre di coloro che sono restii alla firma di documenti cartacei, proponendo ‘soluzioni in fiducia’, che se non scritte sono facilmente ribaltabili: sarebbe la sua parola contro la vostra.

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