Prestiti cambializzati per pensionati

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Se possedete una pensione e avete bisogno di un prestito che sia semplice, veloce e sicuro, potete certamente optare in tutta garanzia, per un prestito cambializzato per pensionati. Bisogna sapere infatti, nonostante quanto si crede di solito, che la possibilità di chiedere un finanziamento cambializzato non è aperta solamente a tipologie di richiedenti quali lavoratori precari, disoccupati o cattivi pagatori segnalati Crif ma anche ai pensionati. Quest’ultima categoria di utenza, effettivamente, nonostante possa optare per altri tipi di prestito, come ad esempio la cessione di quinto che più comunemente viene consigliata dalle banche, si trova molto spesso ad avere bisogno del tipo di finanziamento con le cambiali.

Essendo di fatto più semplice da ottenere e rapido, questo tipo di prestito, consente al più presto di far fronte a delle difficoltà molteplici, a imprevisti economici o a delle urgenze finanziarie di qualsiasi altro genere, da risolvere nel più breve tempo possibile. Per questo, la scelta più frequente e indicata per molti utenti può essere quella di ricorrere al prestito cambializzato, il quale è facilmente ottenibile in tempi davvero rapidi, in tutta affidabilità e sicurezza. Può essere interessante per un pensionato essere a conoscenza, inoltre, che per un prestito di questo tipo non deve essere neanche specificata la motivazione che spinge a richiederlo, non essendo legato all’acquisto di beni o prodotti.

In genere, quando un pensionato decide di richiedere un prestito cambializzato, prima di recarsi dall’ente di credito scelto, può essere preso da numerosi dubbi e perplessità circa l’efficacia, la velocità e l’utilità del prestito stesso. Perciò è opportuno essere sempre a conoscenza delle sue principali caratteristiche, delle modalità e dei requisiti necessari per poterlo ottenere. Le domande più frequenti riguardo questa tipologia di prestito possono essere veramente tante, fra le quali, ad esempio: che tipo di documenti deve necessariamente presentare un pensionato per ottenere un finanziamento cambializzato? Quanto tempo ci vuole per ottenere una somma da un ente di credito che effettua prestiti cambializzati?

Per l’importanza della questione, pensiamo possa essere molto utile rispondere e fare chiarezza su alcune domande più comuni circa i finanziamenti cambializzati per pensionati. A tal scopo offriremo delle informazioni generali e più specifiche per fornire a un pensionato tutte le conoscenze indispensabili a ottenere al più presto un aiuto finanziario di tal genere.

Che cos’è il prestito cambializzato per pensionati?

Come è saputo, un prestito cambializzato si chiama così in virtù del tipo di pagamento del debito, suddiviso in rate mensili, il quale avviene tramite la firma delle cambiali da parte del richiedente. Per gli enti che erogano il prestito, una cambiale, di fatto, rappresenta un titolo di credito grazie al quale, in caso di mancato pagamento da parte del debitore, in questo caso un pensionato, il creditore può recuperare il denaro in tempi rapidi attraverso delle modalità alternative.

Una di queste, ad esempio, è quella per cui l’ente di credito può pignorare un bene che era stato indicato dal debitore come altra garanzia di pagamento, in caso di mancato saldo delle rate del debito. Un altro tipo di garanzia che si può offrire è quella di indicare un secondo debitore, ovvero un garante, che si prenderà in carico la responsabilità di estinguere i costi delle rate. In questo senso una cambiale è prima di tutto una promessa di pagamento che il richiedente si impegna a pagare, anche attraverso pagamenti alternativi, per ricoprire il debito entro un arco di tempo stabilito dalle due parti.

La somma in denaro che viene chiesta dal richiedente, un pensionato nel caso specifico, non è fissa ma viene stabilita insieme all’agenzia di credito in base a molti aspetti.

Tra i fattori che vengono valutati vi saranno per primi: la cifra della pensione mensile che si riceve e la valutazione delle effettive possibilità di rimborsare l’intera cifra del prestito, in aggiunta ai suoi interessi. È necessario infatti che le rate siano sempre proporzionate alle entrate mensili e che la loro durata di fine piano sia compatibile con l’età del pensionato.

Il richiedente, deve sapere che per questo tipo di prestito sono previsti degli interessi ulteriori da pagare che si aggiungono alla somma imprestata dalla società di credito. Il Tan e il Taeg sono le tasse in più che vanno sempre considerate le quali sono piuttosto alte per questa forma di finanziamento. Tuttavia, non potrebbe essere altrimenti se consideriamo la velocità di erogazione della somma accordata e la possibilità di essere ottenuta da tipologie di utenti che potenzialmente potrebbero avere difficoltà a pagare. Alcuni operatori del creditizio, ad esempio, creano un piano di ammortamento, ovvero un piano per estinguere il debito delle rate, il cui importo non supera il 30% del reddito percepito mensilmente. Questo consente di evitare eventuali difficoltà nei pagamenti.

Pertanto, oltre a questi fattori, una società di credito dovrà comunque mettere al vaglio anche i metodi alternativi di pagamento, come specificheremo più avanti, che il pensionato dovrà indicare come eventuali garanzie. Queste ultime, effettivamente, sono uno dei lati indispensabili e caratterizzanti di un finanziamento cambializzato e che un pensionato deve sempre avere presente al momento in cui gli venisse richiesto di indicare garanzie di pagamento ulteriori.

A chi è consigliato il prestito cambializzato?

Anche se spesso si suggerisce ai pensionati di optare per la cessione del quinto, o per altri metodi di finanziamento, tuttavia ci sono dei casi che portano a scegliere senza esitazioni il prestito cambializzato, anche perché alcune volte si rivela come l’unico prestito possibile da poter richiedere. Tra i principali motivi per cui si sceglie un finanziamento con le cambiali, i principali sono:

  • prestito negato dalla banca
  • esonerati da cessione del quinto
  • necessità di un prestito veloce
  • finanziamento flessibile che si adatta alla richiesta del cliente
  • pensionati anche se segnalati in Crif

Come abbiamo accennato, uno dei vantaggi del finanziamento con cambiali è che un pensionato può ricorrervi, nel caso in cui, ad esempio, la banca glielo avesse negato per svariati motivi. Ottenere un prestito dalla banca non sempre è semplice e necessita il più delle volte di requisiti essenziali senza i quali si può essere facilmente esclusi dal prestito. Un caso di questi può essere quello per cui un pensionato è segnalato come cattivo pagatore nel corso di precedenti finanziamenti. Spesso, ancora può capitare che molte persone possiedano una pensione minima oppure una pensione che non sia di anzianità, e in questi casi potrebbero essere esonerati anche dalla richiesta di cessione del quinto. Tale motivazione, effettivamente, è una delle più frequenti che spinge al finanziamento cambializzato, ed è per questo che il prestito con cambiali si presenta come un’ottima soluzione alternativa.

Non è da sottovalutare, inoltre che ogni soluzione può essere personalizzata in base al cliente e alle sue necessità e specificità e per questo esistono società di credito che propongono prestiti riservati appositamente a chi è in pensione. Molte consentono di richiedere un prestito anche fino a 73 anni di età.

Qual è la tempistica di erogazione del denaro?

Diversamente, ancora, un’altra motivazione che spinge un pensionato a questo prestito può essere quella per cui si ha una certa fretta di venire in possesso di una somma di denaro in tempi rapidi.

In quest’ultimo caso, ad esempio, può capitare che il finanziamento concesso da una banca non possa essere disponibile entro tempi utili alle diverse contingenze. Per questo, come prima cosa bisogna sapere che i tempi di erogazione del denaro per un prestito cambializzato, fornito da un ente di credito, possono essere variabili ma sicuramente molto rapidi.

In ogni caso, la somma richiesta può essere concessa nell’arco temporale di 24 ore o massimo di tre giorni. In alcuni casi più particolari, che concernono le modalità di rimborso, in cui vengano stabiliti particolari tipi di accordo, può essere richiesta anche un’attesa di dieci giorni.

La celerità è indubbiamente un vantaggio da non sottovalutare. Di certo questo è uno dei motivi più consueti che spingono un pensionato alla scelta di siffatta forma di prestito, poiché consente, in tempi davvero solleciti, di venire rapidamente in possesso del finanziamento richiesto.

Qual sono i documenti richiesti?

D’altra parte, se vi state chiedendo quale sia la documentazione necessaria che un pensionato debba fornire a un’agenzia di credito per poter ottenere un prestito cambializzato, dovete munirvi dei seguenti moduli che indichiamo di seguito. Da ricordare che non saranno accettate documentazioni mancanti di parti o incomplete, pertanto è necessario essere molto accurati. Tra i documenti necessari da portare con sé, la maggior parte degli enti di credito, all’atto di richiesta, richiederanno:

  • cedolino della pensione
  • certificazione unica (ex CUD)
  • carta d’identità (fare attenzione che sia ancora valida)
  • codice fiscale
  • prospetto analitico se INPDAP
  • estratto conto bancario degli ultimi tre mesi
  • beni posseduti o come altra fonte di reddito, indicati come garanzia

Questo ultimo aspetto che abbiamo solamente accennato in precedenza è molto importante quando si richiede un prestito cambializzato. Perché è necessario indicare dei beni posseduti, come ad esempio degli immobili, oppure dei beni come altra fonte di reddito? Quando si richiede questo tipo di finanziamento è possibile indicare dei beni di cui si è proprietari quale garanzia nel momento in cui il debitore non riuscisse a pagare le rate. In questo caso, l’ente creditore potrà avere un quadro più chiaro sul singolo cliente e eventualmente rifarsi su queste garanzie alternative di pagamento per recuperare la cifra di denaro prestata, procedendo con il pignoramento del bene indicato.

L’altra opzione è quella per cui si può ricorrere al garante affinché il creditore possa riavere la somma da pagare. Quest’ultimo, se indicato come garanzia ulteriore, deve recarsi insieme al richiedente al momento della richiesta del prestito e presentare i requisiti necessari affinché venga concesso il debito: contratto di lavoro a tempo indeterminato, non avere altri finanziamenti in corso, non essere segnalato come cattivo pagatore.

Dunque, nel caso in cui il pensionato si rivelasse un cattivo pagatore, all’ente di credito basterà esibire le cambiali firmate dal debitore e procedere con il pignoramento dei beni posti come garanzia per recuperare il debito. Pertanto, prima di giungere a situazioni estreme, consigliamo sempre, di informarsi adeguatamente e in anticipo quando si desidera richiedere un prestito cambializzato, in modo tale da non trovarsi sprovvisti in nessun caso. È bene sempre evitare situazioni complicate soprattutto cercando un ente creditizio che sia in grado di stabilire insieme al cliente una soluzione efficace e adatta alla specifica richiesta.