Prestiti cambializzati: chi li eroga?

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I prestiti cambializzati sono una particolare forma di credito, che si ottiene abbastanza facilmente. Si tratta di un prestito a cui possono accedere praticamente tutti, in quanto non sono richieste particolari garanzie. La cambiale infatti è un titolo di credito esecutivo, e in quanto tale costituisce anche una garanzia per la banca. Quindi ha una doppia funzione: viene usata per risanare il debito, e anche per ottenere il prestito.

Come abbiamo detto è difficile che una richiesta per prestito cambializzato ci venga rifiutata. Tuttavia però non tutte le banche si occupano di tale prodotto finanziario, e bisogna sapere preventivamente a chi rivolgersi. In questa piccola guida ci occuperemo proprio di questo!

Perché non tutti erogano prestiti cambializzati?

Il finanziamento tramite cambiali non è un prodotto molto diffuso, tra banche e finanziarie. Perché accade questo? Ci sono diverse ragione per cui alcuni istituti di credito preferiscono non trattare i prestiti cambializzati:

  • Non sono molto convenienti per il richiedente, in quanto prevedono tassi di interesse alti;
  • Sono un rischio per il creditore, proprio perché non sono richieste particolari garanzie;
  • Di solito questi finanziamenti sono rivolti maggiormente a cattivi pagatori, e protestati – ma anche disoccupati, casalinghe, lavoratori atipici, e così via. Non tutte le banche vogliono lavorare con questo tipo di clientela.

Chi si occupa di prestiti cambializzati?

Nonostante questo ci sono ancora oggi determinate finanziarie che trattano i prestiti con cambiali. Bisogna sapere però che non tutte le società sono uguali.

  • Società come Findomestic, Agos Ducato, Santander Consumer Bank, Cofidis e simili sono classificate come finanziarie. Le finanziarie lavorano con il credito al consumo, elargendo ai propri clienti dei prestiti personali – specie quelli finalizzati alle famiglie. Non si occupano tuttavia di credito cambiario. Quindi rivolgendosi a un istituto simile non possiamo sottoscrivere un prestiti con cambiale – perdereste solo tempo!
  • Anche nei portali di comparazione del credito difficilmente si trova traccia di prestiti cambializzati, in quanto non tutte le banche li trattano.

Per questo dobbiamo ricercare istituti di credito specifici, per riuscire a ottenere un simile finanziamento.

Il social leading

Possiamo pensare di ricorrere al social leading per sottoscrivere un prestito con cambiali. Parliamo di prestiti tra privati, mediati da società finanziarie. Basta recarsi su un sito specifico per riuscire a capire come si fa: prestatori e creditori vengono messi in contatto, e si ottiene il prestito desiderato. Non si hanno contatti diretti con il prestatore, né con il gestore del finanziamento, in quanto lo scambio avviene sul web. C’è da dire però che anche in questo caso non è facilissimo scovare un sito che prevede anche i prestiti cambializzati.

Se vogliamo sfruttare il prestito tra privati è bene chiedere a un amico o un conoscente, in modo tale da accordarci per la restituzione tramite cambiali. Optiamo quindi per un rapporto diretto col creditore, al fine di avere maggiori chance di ottenere il prestito che vogliamo.

Migliori prestiti cambializzati

Ora che abbiamo escluso moltissime categorie di istituti di credito erogatori è bene rispondere alla domanda: chi li elargisce i prestiti cambializzati? Dobbiamo rivolgerci a piccole e medie finanziarie, che hanno a disposizione dei mediatori creditizi o degli agenti di mediazione finanziaria.

Le piccole società finanziarie non dispongono di un fondo di credito. Non sono quindi loro stessi a mettere a disposizione il capitale, ma si appoggiano a una seconda banca per avere liquidità. E allora la banca non potrebbe elargire direttamente il prestito? In realtà così facendo le banche si tutelano, lasciano alle piccole agenzie di credito la responsabilità di erogare questo prestito, da loro considerato rischioso.

A chi rivolgersi quindi?

Vediamo quindi in questo capitolo quali sono le migliori offerte in circolazione, e chi le propone. Troveremo qualche finanziaria, come anche banche che ancora oggi si assumono la briga di elargire prestiti cambializzati.

  • Ubi Banca ha una linea di prestiti, chiamata Creditopplà, pensata per venire incontro a diverse esigenze – in maniera semplice e sicura. Le varie opzioni che troviamo sono davvero convenienti, sia da un punto di vista dei costi che per quanto riguarda la flessibilità dei finanziamenti. Sono infatti prestiti che prevedono diverse varianti, per permettere una maggiore personalizzazione del patto. Così facendo la banca si premura di rispondere ai diversi bisogni di chi vi si rivolge. Per il rimborso del credito sono previste delle piccole rate mensili. Si può saltare il pagamento di una rata ogni 24 mesi, rimandandolo alla fine della restituzione. La banca premia la fedeltà e la puntualità del debitore, e lo fa tramite un saggio che – a partire dal terzo anno – inizia a decrescere nel tempo. Il rimborso può avvenire tramite addebito su conto corrente, bollettino postale, o appunto cambiali;
  • Il gruppo bancario Banca Generali da sempre si occupa di gestione del risparmio – tanto che col tempo è divenuto un punto di riferimento in tal senso. Ai propri clienti offre soluzioni di investimento uniche, e un’assistenza attenta e continua. C’è anche la possibilità di chiedere aiuto per la pianificazione e la consulenza finanziaria. Tra i vari servizi quindi che Banca Generali elargisce c’è anche il prestito cambializzato. Per ottenere informazioni, conoscere il piano di ammortamento, capire quanto è il massimo importo erogabile, e così via, è necessario chiedere assistenza online. Dovremo compilare l’apposito form, e attendere la risposta di un family banker – che ci consiglierà cosa è meglio per noi;
  • Infine anche Intesa SanPaolo si occupa di tali finanziamenti. La banca non ha bisogno di presentazioni, in quanto è famosissima in Italia. Tale istituto di credito, tra le altre cose, si occupa della cambiale agraria. Si tratta di un finanziamento a breve termine, istituito per sostenere e supportare l’attività agricola. Con il capitale ricevuto possiamo far fronte alla spese di gestione dell’attività imprenditoriale, a quelle di magazzino, l’acquisto di nuove attrezzature utili all’azienda, e così via. Con la cambiale agraria è possibile disporre dei contributi previsti dalla nuova Politica agricola comune. Per la restituzione sono previste 60 rate mensili, attraverso le quali dovremo coprire la totalità del costo dell’investimento. A tale somma dovremo aggiungere lo 0,10 % di imposta di bollo – costo che è a carico del richiedente, e non della banca.