Prestiti cambializzati bancoposta: esistono queste forme per Poste Italiane? Quali altri prestiti?

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Poste Italiane, nel tempo, è diventato un vero e proprio colosso della finanza. Permette ai suoi clienti di creare conti corrente per la gestione dei loro risparmi, ma anche di richiedere prestiti – per far fronte a piccole e grandi spese. In generale tali finanziamenti risultano abbastanza convenienti, soprattutto per chi è intestatario di un conto presso l’azienda. La domanda che ci poniamo ora è: elargisce anche finanziamenti cambiari? Scopriamolo insieme in questa piccola guida!

Il ritorno dei prestiti cambializzati

La particolarità dei prestiti con cambiali sta nel fatto che, per il rimborso del capitale ricevuto, si usano appunto le cambiali. Queste sono un titolo di credito esecutivo, e servono per saldare le rate ma fungono anche da garanzia. Infatti se una cambiale risulta insoluta la banca può accedere direttamente ai beni e alle proprietà del richiedente – per poterli pignorare e rivendere, rientrando del capitale speso. Un prestito con le cambiali però non è proprio economico, dal punto di vista dei tassi di interesse e dei costi del prestito. Infatti vi si ricorre solo in casi eccezionali, quando non si hanno ulteriori garanzie da presentare alla banca. Tale prestito è ideale per i lavoratori atipici, gli autonomi, i disoccupati, le casalinghe, e infine i protestati e i cattivi pagatori. Queste categorie di persone, senza il supporto delle cambiali, non potrebbero ottenere un prestito.

Il prestito con le cambiali prima era molto in voga, specie negli ultimi decenni del secolo scorso. Visto il periodo di crisi economica che stiamo attraversando però tale finanziamento è tornato molto in voga. Sempre più persone infatti si trovano a corto di liquidità, e quindi hanno bisogno di prestiti. Solo che talvolta non dispongono delle garanzie necessarie per ottenere un finanziamento normale, e si riversano sui prestiti cambializzati. Proprio per questa grande richiesta sempre più banche e istituti di credito trattano tale prodotto finanziario – mentre fino a qualche tempo fa erano davvero rare. Anche le Poste Italiane lavorano questo tipo di prestito?

Anche Poste Italiane elargiscono tale prestito?

Ad oggi Poste Italiane non hanno nel loro catalogo anche dei prestiti cambializzati. Anche se si tratta di un prodotto oggi molto in uso e ricercato, l’azienda ha deciso (almeno per ora) di non trattare il finanziamento. In realtà per chi eroga il prestito tale finanziamento è molto conveniente, in quanto si ha una garanzia ulteriore (ossia la cambiale). Nonostante questo però molti istituti di credito ancora oggi non vogliono sfruttare tale prodotto.

Anche se le Poste Italiane non si occupano di prestiti strettamente cambiari, hanno dei prodotti finanziari che vi somigliano. Sono prestiti a cui si accede anche con poche garanzie, e talvolta anche se si ha un protesto ancora in atto – o si risulta cattivi pagatori. Vediamo quindi quali sono le proposte della finanziaria.

L’offerta di Poste Italiane

Come abbiamo detto Poste Italiane, seppure opera da molto tempo nel settore finanziario, non concede prestiti con le cambiali. Tuttavia ha in catalogo vari prodotti creditizi che possono somigliare a un prestito cambializzato, anche se non prevedono l’uso delle cambiali.

Tramite BancoPosta l’azienda offre una vasta gamma di prestiti, per poter soddisfare ogni tipo di esigenza e necessità del cliente. Tra le varie proposte troviamo finanziamenti tramite conto corrente, carte di credito, prestiti personali e credito a consumo, mutui – oltre che numerosi servizi inerenti al denaro (prodotto assicurativi, cassa di risparmio, investimenti, bollettini, eccetera).

Dettagli sul finanziamento

Il prestito che più somiglia a un finanziamento cambializzato rientra nei servizi concessi da BancoPosta. Con questo prestito si possono ottenere dai 3 mila ai 30 mila euro, da rendere al creditore in un periodo che va dai 12 agli 84 mesi. Se il richiedente non dispone delle garanzie necessarie per ottenere credito, o ha una situazione economica tumultuosa, può essere necessaria la sottoscrizione di una polizza assicurativa.

Molto spesso questi finanziamenti vengono elargiti ai soli correntisti di BancoPosta. Per questo, prima di proseguire con la domanda, è bene aprire un conto presso l’ufficio postale più vicino. Una volta superato questo step possiamo richiedere il prestito, sempre in sede oppure su internet. Dovremo compilare l’apposito modulo, e allegare poi i nostri documenti. Poste Italiane poi controlla e analizza la domanda, e ci fornisce un esito in breve tempo – se facciamo domanda online brevissimo. Se la richiesta viene accolta allora la somma di cui abbiamo bisogno ci viene accreditata direttamente sul nostro conto.

Documenti necessari

Vediamo ora di cosa abbiamo bisogno per proseguire con la domanda di prestito. Se vogliamo farla online, o in sede, dovremo munirci di tutta la documentazione necessaria. Qual è nel dettaglio?

  • Un documento di identità in corso di validità;
  • La tessera sanitaria o il codice fiscale;
  • Un documento che attesti il reddito del richiedente (busta paga, cedolino pensionistico, dichiarazione dei redditi, eccetera).

Anche i cittadini stranieri possono accedere al finanziamento, ma con delle condizioni. Devono essere regolari residenti in Italia da almeno 6 mesi, o avere il permesso di soggiorno. Poi devono dimostrare di lavorare nel territorio italiano, con un reddito fisso mensile. I documenti che dovranno fornire sono gli stessi che per un cittadino nato in Italia. Anche per loro è necessario essere intestatari di un conto corrente presso BancoPosta.

Il piano di ammortamento

Vediamo ora i dettagli del finanziamento e del piano di ammortamento. Come abbiamo detto il minimo ottenibile è di 3 mila euro, fino ad arrivare a un importo massimo erogabile di 30 mila. Il rimborso può durare al massimo 84 mesi, e parte da un tempo minimo di 12.

L’erogazione della somma pattuita può avvenire:

  • tramite accredito sul conto corrente BancoPosta, se il richiedente ne possiede uno;
  • accredito sulla carta PostePay Evolution, se invece il richiedente predilige tale formula;
  • con l’accredito sul Libretto di Risparmio Postale Nominativo Ordinario (per chi ne ha uno);
  • e infine con un accredito su conto corrente bancario, o direttamente in contanti – da prelevare allo sportello dell’ufficio postale (solo per i prestiti inferiori a 10 mila euro).

Anche per il rimborso è possibile scegliere il metodo che più ci è congeniale. Possiamo pagare le rate mensili con dei bollettini postali, oppure tramite addebito sulla carta PostePay o sul conto corrente BancoPosta.