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Anche le persone che non dispongono di un reddito dimostrabile o di una garanzia indissolubile può avere bisogno di liquidità. In questo caso quindi come fare per ottenere credito dalle banche, se non si ha la possibilità di risultare affidabile di fronte a un consulente bancario? Esiste una tipologia di prestiti accessibili anche a coloro che non hanno un reddito dimostrabile, proprio per venire incontro a queste persone. La soluzione perfetta in tali situazioni è quella di ottenere un prestito cambializzato. Tale finanziamento è indicato anche per protestati e cattivi pagatori, che già di per sé risultano soggetti non finanziabili.
Vediamo quindi meglio come funzionano questi prestiti, per capire come richiederli e ottenerli – e chi può accedervi.
Prestiti con cambiali
Vediamo per prima cosa che cos’è un prestito cambiario. Si tratta di un finanziamento personale, rivolto quindi ai singoli individui – e non alle aziende o società per esempio. Non è finalizzato, quindi non dovremo dichiarare preventivamente alla banca come intendiamo spendere il denaro che abbiamo ricevuto. Ma la vera particolarità sta nel metodo di rimborso del capitale. Avviene infatti tramite il pagamento delle cambiali, entro la scadenza indicata sulle stesse.
Sono finanziamenti che si elargiscono con una certa facilità, perché le cambiali sono una garanzia per la banca. Il soggetto erogante infatti – banche e istituti di credito per esempio – può rientrare del denaro emesso, anche se il richiedente non paga il debito. In questo caso infatti il prestatore può pignorare i beni e le proprietà del debitore, per rifarsi della somma erogata.
Di solito non si possono ottenere grandi cifre con questo tipo di prestito. Tuttavia possiamo ricevere una somma adeguata a far fronte a piccole spese e scadenze urgenti. Il piano di ammortamento poi deve essere breve. Di solito si possono ottenere fino a 15 mila euro, da rendere in un massimo di 5 anni.
A chi sono rivolti?
I prestiti cambializzati vengono elargiti specialmente a quelle categorie di persone che non dispongono di molte garanzie. Nel dettaglio possono ottenerlo:
- i lavoratori dipendenti con contratto in scadenza;
- i pensionati;
- i lavoratori atipici, stagionali e autonomi;
- coloro che sono disoccupati;
- casalinghe, e categorie simili;
- chi non ha reddito dimostrabile;
- protestati e cattivi pagatori.
Come abbiamo visto coloro che riescono a ottenere il prestito non sempre si trovano in una situazione finanziaria ottimale. Anzi, tale finanziamento è pensato proprio per coloro che si trovano in cattive acque, economicamente parlando. Tuttavia non dobbiamo pensare che gli istituti di credito elargiscono questi prestiti senza pensarci troppo, senza richiedere garanzie o avere comunque la certezza di riuscire a rientrare del denaro speso. Ma allora come si fa in questi casi? La banca richiede delle garanzie, che possono essere diverse da quelle convenzionali.
E se non c’è la busta paga?
Una delle prime garanzie che viene richiesta è la busta paga. Chi ha quindi un lavoro fisso e stabile non avrà problemi a ottenere un finanziamento, specie se cambializzato. Anche chi ha un contratto a tempo determinato può sottoscriverlo senza problemi. Persino i lavoratori autonomi e atipici, che non possono far affidamento su un reddito fisso, hanno diritto ad avere il prestito. Usare il lavoro, o la pensione, come garanzia di entrata fissa mensile è molto comune. Così facendo possiamo comunicare alla banca che saremo in grado di restituire la somma presa. Il creditore quindi avrà modo di verificare la solidità di questo reddito, tramite documenti e fogli. Tuttavia ci sono anche persone che non hanno tale garanzia. Parliamo di coloro che fanno lavori occasionali, oppure sono disoccupati, oppure ancora lavorano in nero – come spesso accade purtroppo al giorno d’oggi. Come fare allora in questi casi?
Come abbiamo già accennato queste persone devono far affidamento sulle garanzie alternative, che vedremo nel prossimo paragrafo.
Garanzie alternative
Ed eccoci quindi alle garanzie alternative, da usare se non ne possediamo di convenzionali. Per riuscire a ottenere un prestito cambializzato possiamo usare:
- Un garante, ossia una terza persona che si interpone tra noi e la banca. Se non paghiamo il debito questo si fa carico dell’ammanco, e provvede a sostenere lui stesso le rate mensili. Ovviamente la sua situazione economica e reddituale deve essere migliore della nostra (e dimostrabile!). Può farci da garante un amico, un conoscente, un parente stretto, il nostro partner: chiunque accetti insomma di farlo. Giocando questa carta difficilmente la banca ci dirà di no;
- Un bene di valore da porre come pegno. Possiamo impegnare un gioiello, uno yacht o una costruzione simile, insomma qualsiasi oggetto mobile. Ovviamente l’entità del prestito dipende molto dal valore dell’oggetto stesso. Un esperto valuta il bene, e la banca ci finanzia per la cifra che ricopre il suo valore. Se non paghiamo le cambiali la finanziaria entra in possesso di questo oggetto. Può rivenderlo quindi, e rientrare dei soldi spesi;
- Se abbiamo una casa o un immobile di proprietà, scegliendo di ipotecarlo otterremo facilmente il finanziamento di cui abbiamo bisogno. Funziona come per il pegno: l’immobile viene valutato, e quindi ci sarà concesso tanto denaro quanto vale l’abitazione. In genere simili prestiti – detti anche ipotecari – sono caratterizzati da grandi somme, in quanto si tratta di beni di valore alto.
Il rischio
Se non vogliamo che il finanziamento ci costi un occhio della testa dobbiamo far credere alla banca che siamo abili a risarcirla. A questo servono le garanzie, e possiamo sfruttarne anche due la volta. Questo ci aiuta a far scendere la percentuale di rischio del prestito. Così il costo totale dell’operazione si abbassa sensibilmente.
Un prestito cambializzato già di per sé è considerato un finanziamento rischioso. Infatti i tassi di interesse previsti sono alti, e in generale si tratta di un prodotto creditizio dispendioso. Questo perché viene concesso anche a persone che non hanno stabilità economica. La banca quindi sa che i soldi spesi possono non rientrare del tutto. Se poi non abbiamo la busta paga questa percentuale di rischio sale ancora di più. Infatti di solito lo stipendio rassicura molto la banca. Senza di esso è bene avere delle garanzie alternative potenti alle spalle. In caso contrario il finanziamento sarà eccessivamente costoso, e sconveniente per il beneficiario.