Prestiti cambializzati senza trattamento di fine rapporto (TFR)

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Avete appena concluso una mansione lavorativa e volete chiedere un prestito senza dover necessariamente mettere in conto, e indicare come garanzia, il denaro della liquidazione? Con il prestito cambializzato senza trattamento di fine rapporto (TFR) questa scelta è possibile.

Molte persone decidono di recarsi presso una finanziaria per richiedere un prestito cambializzato, anche se sono a conoscenza della condizione indispensabile di indicare delle garanzie utili al fine di poter ottenere immediatamente la cifra richiesta. Alcuni possono non disporre delle garanzie che solitamente una finanziaria indica, e pertanto viene loro chiesto di prendere in considerazione, come altra fonte di rimborso, il trattamento di fine rapporto. In questo senso è bene sapere che non tutti i prestiti cambializzati implicano questa condizione.

Un prestito cambializzato senza trattamento di fine rapporto, infatti, è un finanziamento veloce che può essere concesso a tutti coloro che per un motivo o per un altro non vogliono, o non possono, utilizzare la liquidazione come garanzia per un prestito personale non finalizzato.

Come sappiamo, ogni finanziamento che si paga con le cambiali richiede sempre delle garanzie da mostrare per ottenere il prestito senza problemi. La buona notizia è che nel caso specifico di questo prestito non è necessario indicare il denaro di buonuscita come garanzia di ulteriore pagamento. Cerchiamo di capire meglio che cosa vogliamo dire quando stiamo parlando del TFR e di quali altre garanzie è necessario disporre per ottenere un prestito cambializzato che non implichi il trattamento di fine rapporto.

Che cosa è il trattamento di fine rapporto o TFR

Il trattamento di fine rapporto, spesso denominato anche con il termine di liquidazione o buonuscita, non è altro che il denaro che il lavoratore ottiene alla fine delle sue prestazioni lavorative. Il termine di un rapporto lavorativo, nel quale è sempre prevista la liquidazione, può essere causato da diversi motivi quali:

  • si è giunti alla pensione
  • si è stati licenziati
  • il contratto di lavoro è scaduto

In tutti e tre i casi il soggetto che ha smesso di lavorare ha il diritto di ottenere il denaro che costituisce la somma della buonuscita. Quest’ultima si viene a formare proprio durante il periodo lavorativo in quanto il datore di lavoro, di volta in volta, aggiunge del credito in più a favore del lavoratore. In tal senso, la liquidazione è un vero e proprio “fondo” di denaro che cresce ogni mese lavorativo. Perciò, a seconda dell’arco di tempo che avete lavorato, la somma può anche essere molto elevata e sostanziosa. Ed è proprio su questa somma di denaro che il soggetto che ha lavorato può contare una volta concluso il suo servizio di lavoro.

Ciò che viene denominato TFR, pertanto, è l’acronimo del trattamento di fine rapporto. Questo non è altro che un compenso con corresponsione differita che viene ceduto al momento della cessazione dei rapporti lavorativi. Il lavoratore ne ha il pieno diritto una volta concluse le sue prestazioni lavorative.

Chi può richiedere un prestito cambializzato senza TFR

Come sappiamo, quando ci si reca presso una finanziaria per richiedere un prestito cambializzato, i consulenti esperti analizzano nel dettaglio la condizione economica del richiedente che desidera ottenere il prestito. La cifra che può essere erogata può arrivare ad un massimo di 50.000 euro o di 60.000 euro.

L’importo del prestito non è fisso ma viene stabilito a seconda della situazione finanziaria del soggetto che richiede il finanziamento e della sua reale possibilità di rimborsare l’intero debito, senza troppe difficoltà. Alla somma mensile da rimborsare, inoltre, si aggiungono anche il Tan e il Taeg, ovvero i costi degli interessi e delle spese del prestito, che in un finanziamento cambializzato sono piuttosto alti.

I soggetti ai quali è consigliato un prestito cambializzato senza trattamento di fine rapporto sono persone con una situazione finanziaria molto delicata. Sono per lo più tipologie di persone che vengono esonerate da altri tipi di prestito bancario in quanto si trovano in situazioni troppo deboli economicamente. Le categorie di clienti potenziali sono varie e diverse:

  • Pensionati
  • Lavoratori autonomi
  • Disoccupati
  • Cattivi pagatori
  • Lavoratori precari
  • Studenti
  • Casalinghe

La prima cosa che salta all’occhio è che il comune denominatore di questi potenziali clienti è proprio la situazione reddituale instabile o scarsa, precisamente quella che in banca viene maggiormente diffidata e alla quale viene negato un prestito.

Per questo motivo, il finanziamento cambializzato si presenta come una delle migliori forme di anticipo di denaro per tutti coloro che, pur avendo una situazione economica svantaggiosa, necessitano di liquidi immediati. Certamente, l’ente di credito non può concedere il denaro a occhi chiusi ma ha bisogno di analizzare dettagliatamente ogni singolo caso affinché possa esserci la fiducia necessaria per poter concedere il prestito.

Sebbene sia relativamente semplice ottenere un finanziamento cambializzato, tuttavia il creditore deve sempre avere delle tutele e delle garanzie che gli consentano di tornare sempre in possesso della somma che viene concessa al richiedente.

Il valore del trattamento di fine rapporto in un prestito cambializzato

Quale è il ruolo del trattamento di fine rapporto in un prestito cambializzato? Il valore del trattamento di fine rapporto sta nel conferire maggiore possibilità al richiedente di ottenere il prestito e dunque di poter avere maggiore fiducia da parte dell’ente di credito che deve erogare il denaro. Considerando che il denaro della liquidazione dovrebbe essere una somma piuttosto alta di denaro, già in possesso del debitore, questa può essere acquisita dal creditore nel momento in cui il cliente fosse impossibilitato a pagare le rate del debito.

Fra i requisiti minimi che consentono di ottenere un prestito cambializzato, fra i primi, vi sono certamente le garanzie. In questo contesto il trattamento di fine rapporto viene considerato tra le garanzie più richieste e maggiormente affidabili. A coloro che lo possiedono, dunque, viene concessa più importanza dal punto di vista della fiducia in un prestito. 

È proprio in virtù della presenza del denaro della liquidazione che l’ente di credito può concedere il finanziamento. Il valore che il trattamento di fine rapporto acquisisce, dunque, è molto alto e di primo piano nella richiesta e nella possibilità di concessione di un prestito.

È proprio per questo valore indiscusso del TFR che è una sorpresa per molti scoprire che vi è la possibilità di richiedere dei finanziamenti cambializzati che non comportano questi requisito. Venire a conoscenza dell’esistenza di un finanziamento cambializzato in cui non sia richiesto il trattamento di fine rapporto, è un vantaggio non indifferente per tutti coloro che non sono disposti a indicare il denaro della liquidazione come ulteriore garanzia.

Quali garanzie possono sostituire il TFR?

Come abbiamo detto il prestito cambializzato per essere ottenuto sottintende la condizione indispensabile per la quale il richiedente deve essere in possesso di specifici requisiti e di determinate garanzie da indicare nel contratto. Sappiamo, infatti, che il prestito cambializzato si avvale delle cambiali come titoli di credito e qualora il debito rateale non venisse ricoperto, la cambiale conferisce alla finanziaria il diritto di acquisire il denaro in modi alternativi.

La cambiale come metodo di pagamento, in tal senso, permette in ogni momento, a chi ha erogato il denaro di tornare legittimamente in possesso della somma e in qualsiasi modo venga indicato nelle garanzie contrattuali. Il trattamento di fine rapporto a tal proposito, come abbiamo specificato in precedenza, ha il ruolo di garanzia in questa dinamica di prestito.

A questo punto, in un prestito cambializzato senza tfr, quali ulteriori garanzie possono sostituirlo? Può capitare che un debitore, il quale abbia precedentemente ottenuto un finanziamento cambializzato, sia impossibilitato a pagare le rate mensili delle cambiali. Certamente una cambiale può essere rinnovata ma certamente non troppo spesso né per un tempo prolungato.

Nel caso in cui il richiedente diventasse un cattivo pagatore,  il creditore ha tutto il diritto di tornare in possesso della cifra che ha imprestato attraverso le garanzie che sono state indicate nel contratto di finanziamento. Per questo sono così indispensabili. Se, dunque, come abbiamo detto, in un prestito cambializzato può esservi la possibilità di non indicare il trattamento di fine rapporto, quali altre garanzie possono essere richieste?

Vi sono delle garanzie alternative che possono essere indicate in un contratto di finanziamento che si paga con cambiali:

  • Beni in possesso
  • Immobili
  • Garante
Queste tre garanzie vengono generalmente richieste quando ci si reca presso un ente finanziario per ottenere un prestito cambializzato. La società di credito, in assenza di questi requisiti non può mai concedere la somma necessaria al cliente, proprio perché tali requisiti consentono un rimborso alternativo del debito qualora il richiedente risultasse insolvente.

Vediamo nel dettaglio le garanzie ulteriori richieste.

Valore delle altre garanzie

Quando si richiede un prestito cambializzato senza trattamento di fine rapporto, dunque, con certezza, la finanziaria richiederà la presenza delle garanzie sopraelencate affinché il prestito possa essere concesso.

Certamente il prestito cambializzato è una formula di finanziamento veloce, ottenibile da soggetti che altrove verrebbero diffidati, ma è allo stesso tempo una tipologia di prestito che non può prescindere dalla presenza di garanzie. Colui che non è in possesso neanche di una di queste, molto probabilmente non potrà mai ottenere un finanziamento cambializzato senza trattamento di fine rapporto.

Beni in possesso

Tra i primi requisiti richiesti vi può essere il possesso di beni di particolare valore. Non si tratta specificamente e necessariamente di beni immobiliari, ma di tutti quei beni che sono particolarmente costosi e il cui valore è in grado di ricoprire il saldo del debito qualora non venisse pagato. Nel caso in cui il debitore non pagasse le rate delle cambiali, la finanziaria può venire in possesso del bene indicato fra le garanzie del contratto.

Immobili

Per quanto riguarda la garanzia degli immobili, come possiamo immaginare, ci si riferisce al possesso o alla proprietà di case o locali di cui il richiedente è il proprietario. In casi di insolvenza da parte del debitore, pertanto, l’ente di credito, in virtù del valore della cambiale, ha il diritto di procedere al pignoramento dell’immobile in questione.

L’esecuzione forzata dell’immobile e dunque la procedura giudiziaria che la società di credito può portare avanti, avviene in casi estremi, ovvero in tutti quei casi in cui il debitore fosse definitivamente impossibilitato a pagare.

Certamente ciò avviene nel momento in cui nessun’altra garanzia riuscisse a tutelare il richiedente dal pignoramento e dall’espropriazione del bene in possesso. Tuttavia, essendoci questa possibilità, in molti decidono di non optare per un finanziamento cambializzato, proprio per il rischio di procedure giudiziarie di tal sorta.

Il garante

Infine, un’ulteriore garanzia è quella del garante. Il garante è una terza persona che si presenta all’atto di stipula del contratto ed ha una funzione ben precisa. Egli funge da fideiussore in quanto, nei casi di insolvenza, può prendersi la responsabilità dell’intero prestito e pagare personalmente le rate del debito. In questo senso il garante deve farsi totalmente carico del prestito qualora il debitore fosse in condizioni tali da non poter pagare più nulla.

La figura del garante è sempre richiesta in un finanziamento cambializzato senza trattamento di fine rapporto, in quanto deve sempre trattarsi di un soggetto con una situazione finanziaria del tutto stabile e tale da garantire la copertura dell’intero debito. Pertanto il garante deve essere in possesso dei requisiti indispensabili affinché il prestito possa essere concesso. I requisiti fondamentali di un garante sono:

  • Contratto di lavoro a tempo indeterminato
  • Beni in possesso
DA CHI PUO’ ESSERE RICHIESTO UN PRESTITO SENZA TFR QUALI SONO LE GARANZIE SOSTITUTIVE RICHIESTE
Pensionati Beni in possesso
Lavoratori autonomi Immobili di proprietà
Disoccupati Presenza di un garante
Lavoratori precari
Studenti
Casalinghe

Conclusioni sul prestito cambializzato senza trattamento di fine rapporto

Come abbiamo avuto modo di valutare, è possibile richiedere un prestito cambializzato senza trattamento di fine rapporto. Per la stipula del contratto vengono richieste ulteriori alternative di pagamento, le quali sono state elencate e considerate nello specifico. Alla luce di quanto detto, dunque, questo genere di prestito, non implica di indicare come garanzia il denaro della liquidazione e può essere richiesto da tutti coloro che siano in possesso di tutti gli altri requisiti indispensabili per il finanziamento.

Tuttavia molte persone diffidano da questo genere di prestito proprio per le procedure giudiziarie che esso implica. Essendo inoltre i costi di prestito e gli interessi molto alti, ci sono casi frequenti di insolvenza e dunque il rischio di non riuscire a pagare interamente il debito può essere alto. Quindi prima di richiedere un prestito cambializzato senza trattamento di fine rapporto è sempre bene farsi aiutare da una seria agenzia di credito affinché sappia condurre il cliente verso la scelta più adatta al suo caso.