Indice dei contenuti
- In cosa consiste un prestito cambializzato?
- Chi può ottenere un prestito cambializzato?
- Requisiti per garantire il prestito e il rimborso
- Come si sceglie un buon piano di finanziamento cambializzato
State pensando di chiedere un finanziamento ma per svariati motivi avete riscontrato delle difficoltà nell’ottenerlo? Se avete pensato di scegliere una soluzione alternativa a quella che può offrirvi la banca, è bene sapere che esistono degli enti specifici come finanziarie, società di credito e agenzie private che consentono quasi sempre di poter richiedere e ottenere un prestito con maggiore facilità, anche nei casi dei richiedenti più particolari. Chiedere un finanziamento non è una pratica così complicata con la forma del prestito cambializzato.
In cosa consiste un prestito cambializzato?
Il prestito è chiamato “cambializzato” proprio perché viene restituito attraverso delle cambiali pagate ogni mese dal debitore, entro costi e tasse aggiuntive stabiliti in precedenza.
Le rate di un prestito cambializzato hanno una durata minima di 36 mesi e massima di 120 mesi. Diversamente dagli altri prestiti, questo ha una maggiore flessibilità di pagamento: una cambiale infatti può essere rinnovata o potranno esserne emesse di nuove. Bisogna però stare sempre attenti ai costi che richiede tale operazione.
È comunemente risaputo che recarsi in una banca per richiedere in anticipo una somma di denaro significa, come prima cosa, avere dei requisiti di base per poter essere accontentati. Prima di tutto si devono poter assicurare diverse garanzie all’ente finanziatore da parte del richiedente in questione. Ottenere del denaro dalla banca, significa essere privi di debiti nella propria storia dei mutui e finanziamenti, e rappresentare quindi dei potenziali pagatori modello.
Questo vuol dire che un cattivo pagatore certamente avrà molta difficoltà a ottenere un prestito, o semplicemente non lo avrà affatto. Allo stesso modo, può essere molto complicato riuscire a ricevere una somma di denaro dalla banca anche per chi, ad esempio, non possieda un’occupazione stabile o un certo tipo di contratto lavorativo che possa garantire la restituzione della cifra erogata.
Certamente, alcune tra le motivazioni che spingono una banca a concedere o meno un prestito, vengono considerate e valutate anche nell’ambito dei prestiti cambializzati, per stimare il tipo di debitore che si ha davanti e per capire se possiede i requisiti adatti a un finanziamento. Tuttavia la possibilità di ottenere un prestito di questo genere da parte di istituti preposti è per lo più sempre abbastanza alta.
Chi può ottenere un prestito cambializzato?
Un prestito cambializzato, diversamente da quello di una banca, consente a chiunque, in linea di massima, di poter richiedere una somma di denaro. Per chi non lo sapesse, questo finanziamento non è di tipo finalizzato, ovvero non è collegato all’acquisto di un bene e pertanto non è necessario fornire una motivazione che debba accompagnare la richiesta di denaro. È un tipo di prestito che permette altresì di ricevere somme fino a 10 mila euro, o, nel caso di alcuni enti, è possibile arrivare anche fino a 50 mila euro. Al fine di poter ottenere un prestito cambializzato bisogna far parte di una fra queste categorie, principalmente:
- cattivi pagatori
- pensionati
- lavoratori autonomi
- lavoratori senza busta paga
- precari
- disoccupati
- persone con altri finanziamenti in corso
Come possiamo notare, tale prestito può essere ottenuto da tutti coloro che si trovano in situazioni finanziarie difficili e delicate. Potremmo dire, anzi, che questo finanziamento è pensato appositamente per un siffatto genere di casi, i quali in ambito bancario potrebbero non trovare mai alcuna possibilità di prestito.
Salta immediatamente all’occhio, il fatto che una delle prerogative che caratterizzano il finanziamento cambializzato sia che questo può essere concesso anche a persone indicate quali cattivi pagatori, come i segnalati Crif, ad esempio. Questo è sicuramente un vantaggio non indifferente per tutti coloro che, per un motivo o per un altro, sono stati segnati come insolventi dal punto di vista dei pagamenti. In questo senso tale genere di prestito rappresenta un’ottima opportunità anche per coloro che si sono trovati in gravi difficoltà con altri prestiti presi in precedenza.
Va tenuto presente che, nel caso in cui un debitore non riuscisse a pagare o rinnovare la cambiale, è alta la possibilità di arrivare fino al protesto, il quale non consente di riottenere un finanziamento fino a che non sono state risolte tutte le situazioni di debito in corso.
Chi invece già si trova con un finanziamento fra le mani, erogato da una banca o da un’altra società di credito, ma necessita comunque di chiederne un altro, può ugualmente ricorrere al prestito cambializzato. Spesso infatti, soprattutto nelle banche, si diffida da questo genere di casi in quanto, essendo già impegnati nel pagamento di altre rate, i debitori potrebbero rappresentare dei potenziali cattivi pagatori. Pertanto, il finanziamento cambializzato può rivelarsi anche per loro una buona opportunità. Un altro requisito per chiedere una somma di denaro, dunque, può essere quello di appartenere alla categoria di chi già ha un prestito in corso.
Un’altra tipologia di richiedente di un prestito cambializzato può essere quella dei lavoratori in determinate situazioni economicamente precarie. Quindi da tutti coloro che sono sotto un contratto di lavoro a tempo determinato, da chi ha un contratto atipico o ancora, da tutti quelli che non sono provvisti di una busta paga. Tali condizioni lavorative sono tra i requisiti che favoriscono l’ottenimento di un prestito di tal genere.
Pertanto, è da ricordare che al momento della richiesta presso enti finanziari, un lavoratore precario deve possedere e presentare dei documenti fondamentali che attestino la sua condizione economica:
- busta paga
- dichiarazione dei redditi
Cosa accade invece se si è disoccupati? Un altro grande vantaggio del prestito cambializzato è quello per cui anche un disoccupato può richiederne facilmente uno. In questo caso stiamo parlando di tutti coloro che non possiedono uno stipendio e che quindi non potrebbero garantire delle entrate mensili per poter rimborsare le rate della somma presa e dei suoi interessi.
Tra queste possono esservi, per esempio, le entrate che provengono dalla proprietà di una casa e quindi dal suo affitto, oppure il possesso di un immobile da impegnare in caso di impossibilità di pagamento. In quest’ultimo caso, se il debitore si rivela un cattivo pagatore, l’ente finanziario potrà procedere in tempi rapidi con il pignoramento dell’immobile posto come garanzia.
Requisiti per garantire il prestito e il rimborso
È da notare comunque che tale possibilità di pagamenti alternativi non è riservata solo a un disoccupato o a un precario, bensì a tutti coloro che necessitano di un prestito, ma che agli occhi dei creditori potrebbero avere delle difficoltà nel ricoprirlo. In questo caso quindi tra gli altri potrebbero essere inclusi: pensionati, lavoratori autonomi o persone che hanno in corso altri finanziamenti.
Pertanto, quando ci si reca a chiedere un prestito cambializzato si deve provvedere a portare altri documenti che attestino il possesso di altri requisiti validi. Tra questi vi devono essere quelli che specifichino quali garanzie il debitore è in grado di offrire in caso di mancato pagamento con le cambiali e quindi: la proprietà di un immobile, un bene come fonte di reddito, o la presenza di un garante.
In questo caso si deve ricordare che i pagamenti alternativi e quindi le garanzie che si possono offrire, vengono valutate e poi scelte in base al singolo caso. Tra i modi per recuperare la somma data in prestito, i creditori possono rifarsi quindi nei seguenti modi:
- pignoramento di un bene
- acquisire altri beni indicati dal debitore come garanzie
- fare ricorso a un garante che assicuri il pagamento nel caso in cui il richiedente divenisse insolvente
Quest’ultima soluzione alternativa, come abbiamo accennato, può essere quella di ricorrere a un garante da portare con sé nel momento in cui ci si reca a chiedere il finanziamento. In questo caso, il garante stesso si dovrà prendere la responsabilità di pagare le rate del prestito nel caso in cui il richiedente fosse impossibilitato nel farlo. La figura del garante è una buona soluzione ed è uno dei lati caratteristici del prestito cambializzato. Infatti, in un caso come quello in cui il debitore e l’ente di erogazione del denaro decidano di fare ricorso a un garante, quest’ultimo, dovrà farsi carico del finanziamento. Come prima cosa dovrà rispettare necessariamente i seguenti requisiti al fine di far ottenere il prestito:
- avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato
- non avere altri finanziamenti in attivo
- non essere segnalato come cattivo pagatore
Come si sceglie un buon piano di finanziamento cambializzato
Come dicevamo, la natura stessa di questo genere di prestito consente il suo pagamento tramite una cambiale. Una cambiale rappresenta prima di tutto una promessa di pagamento da parte del debitore che si impegna a garantire la corretta copertura delle rate del prestito lungo il corso dei mesi. Se questa in un determinato momento non può essere pagata è possibile rinnovarla e pagarne i relativi costi. Ma abbiamo visto anche che quando non si riesce a pagare in nessun caso, l’ente può ricorrere al notaio e appropriarsi dei beni, se vengono indicati come garanzia alternativa.
Per evitare di giungere a queste situazioni è importante scegliere una soluzione in grado di portare dei vantaggi al richiedente e in grado, allo stesso tempo, di non farlo trovare in situazioni estreme. In questo senso, chi chiede un prestito cambializzato dovrebbe cercare un ente che aiuti concretamente nella scelta più giusta. Pertanto: cosa consente al creditore e al debitore di essere relativamente sicuri sulla fattibilità di ricoprire completamente le rate del prestito una volta ottenuto?
Il prestito tramite cambiale e i suoi rispettivi metodi di pagamento del debito vengono scelti soprattutto a partire dalla condizione economica e lavorativa del singolo richiedente. In linea di massima, dunque, si cerca di trovare una soluzione ottimale tale da consentire al debitore di trovarsi in condizioni adatte a poter ricoprire successivamente, nel corso dei mesi, la cifra ottenuta. Il prestito o la somma in denaro, infatti, vengono decisi tra richiedente e agenzia creditrice, la quale provvederà a trovare una soluzione adatta in base a due principali fattori quali:
- situazione economica del richiedente
- cifra richiesta
Quindi si cercherà di trovare, per ogni tipologia di potenziale cliente, una soluzione efficace in base alle esigenze sei singoli e delle loro reali possibilità economiche di saldare il debito e gli interessi entro i tempi stabiliti.
In questo modo è possibile trovare una soluzione personalizzata e sicura, tale da consentire una condizione il più ottimale possibile finalizzata a non accumulare eventuali debiti o mancati pagamenti.
È da tenere presente che un prestito di questo genere è piuttosto costoso in quanto ha un tasso di interesse più elevato rispetto a quello dei prestiti più comuni: questo aspetto va ben ponderato soprattutto nei casi di situazioni economicamente più deboli. Infatti, alla somma ricevuta vanno aggiunti, anche il Tan e Taeg da pagare per rimborsare il prestito, ovvero gli interessi e le spese di finanziamento, i quali nel caso di un prestito di tal genere rendono il debito stesso abbastanza elevato.
I costi dipendono principalmente dal fatto che i creditori si mettono in situazioni di potenziale rischio, considerando il tipo di clientela che potrebbe richiedere un siffatto prestito. Inoltre, i costi sono tendenzialmente alti anche perché si tratta di un finanziamento più veloce e più facile da ottenere soprattutto per quelle situazioni finanziarie che in altri enti non verrebbero accolte.