Prestiti cambializzati per imprese

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Rientrano nella categoria di prestiti cambializzati per lavoratori autonomi e consentono a ditte individuali, liberi professionisti con o senza partita Iva di ottenere un finanziamento tramite la firma di cambiali, una particolare forma di credito per la restituzione del debito con titolo esecutivo su un bene posto a garanzia nel caso in cui non si possa procedere con la restituzione del denaro. Questa forma di credito è dedicata alle piccole aziende, entità lavorative considerate meno sicure dalle società finanziarie, a rischio di fallimento o riduzione del personale, in considerazione di un fatturato non certo e indice di possibilità di mancata restituzione del finanziamento: i tassi di interesse sono più alti con l’aggiunta di ulteriori garanzie.

Chi può richiedere un prestito cambializzato per aziende

Possono fare domanda di prestito cambializzato per aziende tutti i soggetti facenti parte della categoria di lavoratori inseriti nelle ditte individuali:

  1. lavoratori autonomi titolari di partita iva
  2. commercianti e artigiani
  3. i piccoli imprenditori
  4. i liberi professionisti di ogni categoria
  5. rappresentanti con o senza partita iva
  6. freelance
  7. forme di imprese organizzate in ditta individuale
  8. aziende organizzate in forma societaria
  9. aziende organizzate in forma famigliare
  10. cooperative
  11. società semplice in generale
  12. S.a.S. società in accomandita semplice
  13. S.n.C. società in nome collettivo
  14. piccole società di capitali S.r.l. o S.r.l.s.

Essendo una categoria professionale che racchiude anche più lavoratori, questa tipologia di prestito può essere richiesta anche da due o tre soggetti, ma la firma della cambiale deve essere apportata solo da una persona che farà a capo del finanziamento, che di solito è rappresentato dal legale della ditta individuale, azienda o impresa. Sarà l’istituto di credito a valutare la fattibilità del credito, le somme massime erogabili e il piano di ammortamento migliore per la restituzione degli importi in relazione agli importi mensili guadagnati.

Come funzionano i prestiti cambializzati per aziende

La richiesta del prestito cambializzato può essere avviata presso le società di credito al consumo che operano in questo specifico settore: gli Istituti di credito tradizionali come le banche infatti non propongono forme di finanziamento tramite le cambiali, che costituiscono lo strumento di garanzia il rientro dell’importo richiesto. Mentre in un prestito personale tradizionale la certezza della restituzione del debito è data dallo stipendio mensile che viene accredito al lavoratore e che può essere – nel caso di mancata restituzione – anche pignorato, nel prestito cambializzato è la cambiale stessa a sostituirsi allo stipendio. La cambiale corrisponde a un bene dato in garanzia all’atto della sottoscrizione del credito sul quale la società che ha erogato il prestito potrà rifarsi nel caso in cui l’impresa non sia in grado di sanare il debito.

Le somme erogate con il prestito cambializzato sono calcolate in relazione agli importi medi guadagnati dall’impresa: questi sono ‘aggravati degli interessi’ e dilazionati in rate mensili su un piano di ammortamento della durata massima di 10 anni, ovvero 120 rate. Per rate si intendono ‘le cambiali‘, che hanno titolo esecutivo: se queste non vengono pagate, la società di credito può pignorare il bene dato in garanzia all’atto della firma del debito.

Ma cosa si intende esattamente per bene dato in garanzia? In relazione al fatto che le ditte individuali, le imprese e i lavoratori autonomi non hanno la certezza di un importo mensile con cui corrispondere il debito, l’Istituto di credito non può avere la certezza della restituzione delle somme, motivo per cui richiede un bene di valore uguale o superiore agli importi erogati. In caso di mancata risoluzione del debito, può ottenere il bene per coprire le somme mancanti. Titolo esecutivo significa che ha diritto immediato di ‘prendersi’ il bene.

La cambiale costituisce la certezza di ottenere di nuovo le somme erogate – anche in altre forme – permettendo alla società di credito al consumo di erogare degli importi anche a soggetti che non avrebbero la possibilità di avere credito presso altri Istituti bancari, come anche per esempio i protestati e i cattivi pagatori. Si ricorda che per ottenere questa forma di credito è necessario fare un giro sul web dove queste forme societarie lavorano anche con le chat clienti, proponendo preventivi in relazione alla propria posizione lavorative, le garanzie da presentare, anni, studio della piccola impresa e importi fatturati. Per questo motivo le condizioni finali di importo max erogabile-rata/cambiale e tempo di restituzione sono di molto variabili in considerazione di:

  • entrate annuali e mensili
  • beni presentati in garanzia
  • analisi dell’azienda e solidità
  • possibilità di un garante

È anche possibile che non essendoci queste condizioni, il prestito cambializzato non venga accettato o che comunque ci sia una riduzione nell’erogazione della somma richiesta. qui di seguito proponiamo una breve tabella riassuntiva sulle caratteristiche di questa forma di prestito:

PRESTITO CAMBIALIZZATO PER IMPRESE CARATTERISTICHE
IMPORTI – fino a 50/60.000 euro
– 25.000 euro media
FINALITA’ – necessario
– accrescimento dell’impresa/ditta o l’attività lavorativa
ES. PRESTITO E IMPORTO CAMBIALE IMPORTO: 15.000 euro
DA RESTITUIRE: 18.300 circa euro
IMPORTO MENSILE: 510 euro
DURATA: 120 cambiali mensili
TAN: 7,90%
TAEG: 9,10%
COSTO CAMBIALE: 150 euro*

*11 per mille dell’importo erogato

GARANZIE – fatturato azienda
– bene immobile
– ipoteca
– tfr
– garante
DOCUMENTAZIONE – documento di identità
– codice fiscale/tessera sanitaria
– certificazione possesso bene immobile
– certificazione entrata sul c/c
– volume azienda
– fatturato impresa
– Cud
– visura camerale della propria attività commerciale
– fattura di utenza domestica pagata
COME SI PAGA cambiale con scadenza mensile
TAN e TAEG Dal 7% al 12% 

Tan: interessi
Taeg: interessi + spese prestito

TEMPI DI ACCETTAZIONE Dalle 48 h ai 3/5 gg
RIFIUTO POSSIBILE, se non presenti le garanzie necessarie a indicare la solidità dll’azienda

Documentazione e garanzie richieste

Per fare domanda di prestito cambializzato è necessario presentare la documentazione necessaria alla società di credito per poter calcolare gli importi massimi erogabili sui guadagni annuali e mensili, calcolando una rata fattibile su un piano di rimborso massimo di 10 anni. Questa forma di finanziamento infatti non prevede un piano di ammortamento superiore alle 120 cambiali mensili. Tra la documentazione richiesta:

  1. documento di identità in corso di validità
  2. codice fiscale o tessera sanitaria
  3. certificazione di un bene immobile dell’impresa o della ditta individuale
  4. certificazione entrata sul conto corrente della società (azienda impresa)
  5. Cud annuale necessario per il calcolo delle somme max erogabili
  6. visura camerale della propria attività commerciale, impresa, ditta
  7. fattura di utenza domestica pagata

Allo stesso modo, alla’atto della sottoscrizione del finanziamento, per avviare la pratica, le garanzie fanno parte della documentazione richiesta, in quanto è necessario che l’impresa o il lavoratore autonomo certifichi anche di avere quale altro metodo sostitutivo di restituzione del credito – dal momento che non esibisce una busta paga – come qui di seguito indicato:

  1. entrata fissa (su c/c) utile e richiesta sopratutto per autonomi e liberi professionisti
  2. bene immobile di valore uguale o superiore all’importo erogabile
  3. Tfr (è possibile utilizzare solo fino al 20% delle somme accantonate)
  4. garante (richiesto sopratutto per autonomi, lavoratori con partita iva)

Il garante è una persona terza che ha la possibilità di pagare il debito in caso di impossibilità del richiedente: è richiesto sopratutto se a fare domanda di finanziamento con cambiali è un singolo soggetto, come per esempio un lavoratore autonomo, un commerciante un artigiano, un freelance che con la firma della cambiale certifica la restituzione del debito, ma nel caso di difficoltà potrà fare domanda diretta sul garante che si occuperà di saldare il debito. La figura del garante non è però una persona qualsiasi: non deve avere altri finanziamenti in corso e un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Proprio in base a quest’ultima garanzia potrebbe essere calcolata la somma massima erogabile e sopratutto Tan e Taeg, applicati in base al rischio di insolvenza.

Nella cambiale infatti sono presenti due parti: la prima dedicata ai prestiti cambializzati concessi con garante; una seconda parte dedicata alla possibilità di cedere il debito per la somma complessiva indicata nella cambiale stessa. Il procedimento per avviare questa operazione da parte del soggetto che ha richiesto il prestito e si ritrova in possesso di cambiale è lo stesso della girata in un assegno ordinario senza la dicitura ‘non trasferibile’.

Tan e Taeg

Gli importi massimi erogabili sono di molto variabili in base alle somme guadagnate durante l’attività lavorativa e la media mensile stipendiale. È infatti la società di credito a calcolare la somma massima erogabile in relazione alle entrate, inserendo le percentuali di Tan e Taeg e ‘spalmando’ gli importi per la durata massima di 120 rate/cambiali mensili. Il Tan infatti costituisce il tasso di interesse applicato al finanziamento, che per la sua maggiore incertezza instabilità dovuta a uno stipendio non fisso, ha dei costi più elevati partendo da una stima sul web di 6,95 fino al 12% circa.

A questi punti percentuali deve essere aggiunto il Taeg che comprende il tasso di interesse qui sopra indicato e la percentuale di spese per avvio della pratica, come le spese amministrative e del prestito stesso. In questo caso il Taeg – sempre rapportandoci ad una stima generale fatta sul web nelle sezioni dedicate ai prestiti cambializzati per aziende e autonomi – si attesta intorno al 7,02% al 12,05%. Qui di seguito un esempio di proposta di finanziamento per impresa o ditta individuale:

PER IMPRESE E DITTE INDIVIDUALI IMPORTI E RATE CAMBIALI
IMPORTO RICHIESTO 10.000 euro
IMPORTO DOVUTO 12.000 euro circa
CAMBIALE MENSILE 300/340 euro
DURATA 72 cambiali mensili
TAN 7,52%
TAEG 8,75%
COSTO CAMBIALE 110 euro

Quanto è possibile richiedere

In relazione a questi punti percentuali di tassi di interesse e spese della pratica, è calcolata la somma massima erogabile, ovvero gli importi che il soggetto richiedente potrà affettivamente restituire al mese nell’arco di 10 anni, questa è la durata massima del piano di ammortamento, ma in questa forma di finanziamento è anche possibile avere dei piani di rientro personalizzati come 2-3 anni, o anche 5 anni. Tra le somme massime erogate tra le società di credito, tra i 50-60 mila euro, ma se volessimo fare una stima media, gli importi richiesti medi sono di 20-25 mila euro.

Le condizioni finali del prestito dipendono infatti dal business plan dell’impresa o della ditta individuale, ovvero la documentazione tramite la quale si spiega alla società di credito a cui si fa domanda di finanziamento come saranno impiegate le somme e come saranno rispettati gli accordi di pagamento con e cambiali firmate. L’accettazione della domanda e l’erogazione della somma richiesta senza riduzioni (come può accadere nel caso in cui nel calcolo dell’importo mensili dilazionato in 10 anni non si rientri nelle cifra che è fattibile restituire) dipende dunque di molto dal volume del fatturato dell’impresa, oltre che dagli immobili che sottopone a garanzia. La società di credito infatti effettua un’analisi sulla solidità dell’azienda e del suo fatturato, stimando una media dei guadagni degli ultimi tre anni, per esempio, nel caso in cui sia neo-nata.

Per comprendere meglio, qui di seguito vi proponiamo una tabella riassuntiva sugli importi e le somme erogabili e dovute in relazione a due delle condizioni in cui potrebbe trovarsi l’impresa al momento della domanda del finanziamento:

PER IMPRESE AZIENDA SOLIDA E FATTURATO MEDIO IMPRESA NEO-NATA
SOMMA EROGABILE 50-60.000 euro MAX 25.000 euro MEDIO
IMPORTO DOVUTO 55.900 euro 28.900 euro circa
CAMBIALE MENSILE 560,00 euro circa 310,00 euro circa
DURATA 120 cambiali 60 cambiali
TAN 7,80% 8,25%
TAEG 7,95% 8-11%
COSTO CAMBIALE 550-560 euro Da 250 euro

Finalità del prestito

Mentre le altre forme di prestito cambializzato non hanno l’obbligo di essere giustificate, ovvero la necessità di certificare la motivazione per cui si richiede il finanziamento, questa forma di finanziamento dedicata alle imprese e agli autonomi con società non finanzia la vita personale del soggetto ma la sua attività lavorativa, almeno che il lavoratore autonomo o il freelance non faccia domanda di prestito cambializzato in forma individuale, fruendo delle condizioni previste per l’accettazione del finanziamento come persona singola facente parte di quella particolare categoria professionale.

All’atto della sottoscrizione del contratto, la società di credito al consumo potrebbe fare domanda di certificazione della finalità del prestito: cosa ne farete dei soldi richiesti, che saranno erogati direttamente sul vostro conto corrente e che mensilmente dovranno essere restituiti tramite cambiale, una sorta di bollettino postale simile ad un assegno che dovrà essere richiesta in una tabaccheria con vendita di valori bollati e compilata in base a quanto stipulato con la società di credito al consumo. Le cambiali sono completamente gratuite, ma hanno un costo dell’11-12 per mille dell’importo complessivo erogato che viene applicato direttamente sull’intero finanziamento, come qui di seguito indicato brevemente, giusto per farvi un’idea:

IMPORTO PRESTITO COSTO BOLLO CAMBIARIO: 11 per mille
10.000 euro 110 euro
20.000 euro 220 euro
25.000 euro 250 euro
50.000 euro 550 euro

A chi fare domanda

Come accennato sopra, la tipologia di prestito con cambiale non è trattata dagli Istituti di credito tradizionali, ma da società di credito al consumo e società finanziarie che operano nel settore del credito anche a soggetti che non presentano garanzie o busta paga. Questo perché si avvalgono di politiche aziendali differenti e altre forme di garanzie necessarie per la risoluzione del credito che non obbligatoriamente deve essere del denaro, come abbiamo visto primariamente con la garanzie dell’ipoteca sull’immobile. Queste condizioni permettono anche ai segnalati Crif di ottenere un prestito. Lavorano prettamente anche dal web, pur avendo delle sedi fisiche anche in città, ma il metodo più semplice è quello di contattare via web la società che maggiormente ispira nelle proposte di Tan e Teg e richiedere dei preventivi in modo da poterli vagliare.

Solitamente per l’accettazione della domanda di questa forma di prestito sono necessarie dalle 48 ore ai 3/5 giorni, in considerazione che la società deve acquisire tutte le informazioni che riguardano l’attività lavorativa dell’azienda, il suo volume di fatturato e/o di espansione, il numero dei dipendenti e la solidità della stessa. In questo caso sono molto utili i calcolatori delle agenzie, ma anche quelli che permettono di confrontare i diversi prestiti cambializzati per imprese disponibili. Naturalmente questi non hanno la pretesa di precisione nell’applicazione di Tan e Taeg, in quanto ogni proposta finale è data dalla posizione lavorativa e dal fatturato dell’impresa. È però sicuramente utile per farsi un’idea delle differenze di rata mensile tra le diverse società di credito al consumo che si occupano dello stesso settore sul web. Questi sono i dati che abbiamo potuto raccogliere tramite l’utilizzo dei calcolatori online delle aziende che operano sul web:

IMPORTI IMPRESE TAN E TAEG INTERESSI DOVUTI
10.000 euro Dal 6,95 – 7,90% 3.200 euro
15.000 euro Dal 7 – 8,10% 4.900 euro
20.000 euro Dal 7,90 – 9% 6.300 euro
30.000 euro Dal 6,95 – 9-10% 8.900 euro
50.000 euro Dal 6,95 – 9-10% 15.500 euro
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Docente di materie letterarie e latino, con esperienza di insegnamento all’estero nelle classi SEGPA di italiano LS e L2; insegnante di sostegno nella secondaria di II grado e assistente di lingua inglese e di accompagnamento educativo indirizzato a soggetti con gravi difficoltà scolastiche e rischio abbandono; tecnico dei servizi educativi e marketing con funzione di promozione esterna in siti culturali; redattore e gestione di contenuti informativi/multimediali e guide informative on-line, critico letterario per lavoro ma sopratutto per passione.