Prestiti cambializzati con garante

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Un prestito cambializzato è un finanziamento personale, a tasso fisso, che ci consente di ottenere velocemente una somma di denaro in prestito. Il suo nome deriva dal fatto che, per rimborsare la somma, vengono utilizzate le cambiali con cadenza mensile. Per ottenerlo dobbiamo recarci da un istituto finanziario e avviare una semplice procedura: ci verranno richiesti documenti e garanzie. In questo modo la finanziaria si tutela dal rischio della mancata restituzione della somma. Spesso la garanzia consiste in un garante, ovvero una terza persona che si impegna a saldare il debito in caso di nostra inadempienza. Sto andando troppo veloce? Continua nella lettura e ti spiegherò, in maniera veloce e semplice, in cosa consistono i prestiti cambializzati con garante.

Funzionamento di un prestito cambializzato

Il suo funzionamento è semplice: richiediamo a una finanziaria una certa somma di denaro (variabile normalmente dai 500 euro ai 30.000 euro), presentiamo la documentazione che ci viene richiesta, il tutto viene approvato e nel giro di poco tempo otteniamo quanto abbiamo chiesto. Questo avviene, salvo rari casi, anche se siamo protestati o cattivi pagatori. Il punto chiave, però, è presentare delle garanzie. Meno veniamo considerati “affidabili” nei pagamenti più garanzie vengono richieste. Se siamo segnalati è molto probabile che ci venga chiesto di trovare una particolare figura, quella del garante, che possa occuparsi del pagamento se noi non ne siamo in grado.

La figura del garante

Il garante firma un contratto, definito fideiussione, tramite il quale si impegna a rispondere dei debiti contratti dal richiedente del prestito. Questo avviene nel caso in cui il richiedente non possieda un patrimonio sufficiente per coprire la spesa (in alternativa, infatti, basta un immobile dal valore superiore alla somma di denaro richiesta). Si tratta, comunque, di un contratto a parte stipulato unicamente tra l’istituto di credito e il garante.

Chiunque, potenzialmente, può essere il garante di qualcuno. Non sono necessari legami di parentela o altro. Normalmente, però, solo un parente molto stretto o un amico accetta di rischiare il proprio patrimonio per l’inadempienza altrui. Il garante resta vincolato al contratto stipulato fino all’estinzione totale del debito del richiedente.

Per essere idoneo il garante deve possedere una certa stabilità finanziaria. Deve essere, in poche parole, in grado di coprire il debito.

Il garante deve quindi rispettare alcuni criteri: la sua prestazione deve essere straordinaria, cioè non deve occuparsi di pagare ogni cambiale, e la sua presenza non garantisce in automatico la concessione del prestito. L’istituto finanziario, pur accettando la maggior parte delle richieste di prestito cambializzato in presenza di garante, può comunque effettuare ulteriori controlli e decidere di non concedere il prestito (ad esempio se il richiedente ha un’età anagrafica considerata incompatibile con la durata del prestito).

Oltre a questo il garante ha una serie di doveri: non solo deve pagare le rate in caso di impossibilità del richiedente, ma deve anche tenersi aggiornato sulle scadenze per far sì che il debito venga saldato prima di essere considerato come insoluto. Deve, quindi, essere attento e partecipe dato che rientra nelle sue responsabilità evitare di incorrere in problematiche legate al mancato pagamento.

Tra i suoi diritti, invece, figura la possibilità di richiedere a sua volta dei prestiti o dei mutui. Non esistono limitazioni in merito. Anche se si è il garante di qualcuno è possibile richiedere somme di denaro presso la banca o altro istituto di credito che si occuperà unicamente di verificare il patrimonio e, di conseguenza, la possibilità di coprire tutte le spese che ci si può trovare ad affrontare (come l’inadempienza della persona a cui si fa da garante). Oltre a questo può anche essere il garante di più persone contemporaneamente.

Cosa succede quando una cambiale non viene pagata?

La legge non ammette ignoranza, dice un detto. Se una rata non viene pagata dal richiedente del prestito, e il garante ignaro non si occupa di saldarla prima della sua scadenza, entrambe le persone vengono notificate e inserite nella lista dei cattivi pagatori. Non importa che il garante sia disposto a pagare, se non lo fa entro i tempi stabiliti viene comunque considerato “inaffidabile” tanto quanto il titolare del prestito. Le cambiali, fortunatamente, spesso offrono la possibilità di una piccola proroga. Meglio non adagiarsi sugli allori, comunque. La figura del garante deve stare ben attenta a non perdere nessuna scadenza e ad assicurarsi che il beneficiario del prestito abbia pagato quanto doveva entro i tempi stabiliti dalla cambiale.

Se anche il garante dovesse trovarsi nella posizione di non riuscire a saldare il debito l’istituto di credito può utilizzare il suo patrimonio posto a garanzia, o, in alternativa pignorare l’eventuale garanzia ulteriore del richiedente del prestito (come un immobile). Sta all’istituto decidere quale delle due persone scegliere per i pignoramenti.

La revoca del garante

Capita abbastanza spesso che il garante non voglia più essere onerato di tale dovere. Fare da garante a qualcuno, soprattutto se non lo si conosce bene, comporta dei rischi.

Se una persona volesse togliersi dalla suddetta mansione lo può fare tramite la revoca del garante.

Non che possa decidere autonomamente di recedere il contratto. Il massimo che può fare è inviare una richiesta all’istituto finanziario che la prenderà in carico e la valuterà. In base alla situazione specifica deciderà se accoglierla, e quindi liberare il garante dal contratto stipulato, oppure respingerla lasciando la situazione com’è. Se il titolare del prestito risulta poco affidabile e le cambiali non vengono pagate regolarmente (ma vengono richieste proroghe su proroghe) è molto difficile che l’istituto decida di eliminare la figura del garante, ovvero la sua unica garanzia di ricevere indietro il denaro.

Quando un prestito cambializzato richiede la figura del garante

Normalmente questa garanzia è richiesta in presenza di cattivi pagatori e protestati, quando non si possiede un immobile che possa essere pignorato in caso di inadempienza.

Le finanziarie, dato che concedono prestiti considerati rischiosi dalle banche, cercano maggiori tutele appoggiandosi a questa terza figura. Può capitare, comunque, che venga richiesta anche in altre circostanze. Non tutte le finanziarie funzionano nella stessa maniera, dipende molto dal caso e dalla propria situazione personale (ad esempio dal contratto di lavoro che si possiede, dalla presenza o meno di entrate fisse, etc.).