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Sei stato protestato perché hai pagato in ritardo o non hai pagato dei titoli di credito? Non temere, se hai bisogno di un prestito urgente quello cambializzato può essere ciò che fa per te. Anche se sei un soggetto protestato e figuri nella lista dei suddetti, hai buone probabilità di ottenere ugualmente del denaro in prestito. All’interno di questo articolo vedremo come.
Protesto: cos’è
Il protesto è un atto pubblico tramite il quale si attesta ufficialmente il mancato pagamento di un titolo di credito.
Si tratta, in poche parole, di un documento redatto da un pubblico ufficiale, solitamente un notaio o un segretario comunale, che attesta l’insolvenza nei confronti di una cambiale o di un assegno bancario.
Essere protestati (questo il termine utilizzato per chi ha ricevuto un protesto) comporta alcuni svantaggi e numerose conseguenze. Niente di troppo spaventoso, però. Nel corso del tempo questa pratica ha perso quell’enorme connotazione negativa che possedeva. I tempi di crisi in cui viviamo rendono molto semplice il mancato pagamento alle scadenze di cambiali, assegni o vari tipi di finanziamenti. Fattori come la perdita del lavoro e le difficoltà economiche sono, purtroppo, questioni all’ordine del giorno per moltissime persone e l’insolvenza ha perso quella carica che possedeva in tempi precedenti.
Comunque, tornando a noi, le conseguenze di un protesto sono le seguenti:
- Il protesto è pubblico, pertanto si viene inseriti in un Registro Informatico presso la Camera di Commercio del proprio territorio.
- Il fatto di essere pubblico fa sì che le banche e i vari istituti di credito possano controllare se figuriamo all’interno di tale registro e, in base a questo, decidere che non siamo soggetti affidabili a cui prestare del denaro.
- Ne consegue la difficoltà a ottenere prestiti, mutui e finanziamenti.
Una soluzione al protesto
Si può uscire dal Registro dei protestati. Molto, però, dipende dal titolo di credito che non è stato pagato.
Nel caso di una cambiale si può richiedere la cancellazione dal Registro se la si paga entro un anno dalla ricezione del protesto.
Basterà attestare il pagamento e presentare un’istanza alla Camera di Commercio del proprio territorio. Se la si paga dopo lo scadere dell’anno dalla ricezione del protesto, invece, si può ottenere la cancellazione dopo aver richiesto la riabilitazione al Tribunale ordinario del proprio luogo di residenza.
Nel caso, invece, di un assegno si procede pagando quanto dovuto e poi richiedendo la riabilitazione al Tribunale.
Ciò avviene esattamente come capita per le cambiali pagate dopo più di un anno. In questo caso il procedimento è più lungo e complesso, non ci sono scorciatoie.
Prestiti cambializzati per protestati
É possibile trovarsi nella situazione di aver ricevuto un protesto, di non poter accedere alle canoniche forme di prestito ma di avere comunque un forte bisogno di contanti per affrontare una spesa. In questo caso è molto probabile che vedremo negate le nostre richieste di prestito perché la banca controllerà la nostra situazione finanziaria e vedrà che rientriamo nel Registro Informatico dei protestati. Come fare per ovviare questa situazione e ottenere velocemente del denaro?
Possiamo rivolgerci a un istituto di credito e richiedere un prestito cambializzato. Si tratta di una particolare tipologia di finanziamento che utilizza le cambiali mensili per la restituzione del denaro.
La sua particolarità di spicco è quella di esser facilmente concesso, e anzi ideato, per coloro che si trovano in difficoltà finanziarie come protestati, cattivi pagatori, soggetti senza contratto a tempo indeterminato e busta paga da poter utilizzare come garanzia.
Questo particolare tipo di prestito può essere ottenuto in tempi molto rapidi (un massimo di tre giorni, ma di solito ci vuole meno) e possiamo richiedere una cifra dai 500 euro ai 30.000 euro. Grandi cifre, però, sono concesse solo in relazione a un cospicuo numero di garanzie. Se risultiamo protestati è facile che il massimo della cifra non ci venga concesso ma che vengano preferite persone con una situazione finanziaria meno instabile, come liberi professionisti che non hanno segnalazioni.
Il suo funzionamento
Per richiedere il prestito sono necessari alcuni documenti come la propria carta d’identità in corso di validità, il codice fiscale, il proprio contratto di lavoro, un documento che attesti il reddito; le richieste possono essere variabili in base alla propria situazione lavorativa. In poche parole verranno richiesti documenti diversi in base al proprio contratto di lavoro o, più in generale, in base alle proprie entrate. L’unica certezza che abbiamo è che, se siamo protestati, ci verranno richieste più garanzie rispetto ad altri soggetti. Questo accade perché siamo considerati soggetti meno affidabili dato che non abbiamo pagato (o abbiamo pagato in ritardo) delle cambiali precedenti. I due tipi di garanzia richiesti, di cui solitamente (salvo casi molto gravi di inadempienza da parte del richiedente del prestito) ne basta solo una, sono le seguenti: un immobile o un garante.
L’immobile, solitamente una casa, può essere pignorato dall’istituto di credito in caso di inadempienza. Per questo è consigliabile che abbia un valore superiore alla cifra chiesta in prestito. Per immobile, però, si può intendere anche un bene di lusso che, in caso di mancato pagamento, subirà la stessa sorte.
Il garante, invece, è una persona che si presta a pagare il nostro debito in caso di inadempienza. Per essere accettato deve possedere dei requisiti: situazione finanziaria solida, contratto a tempo determinato con busta paga, assenza di segnalazioni. Se noi non dovessimo riuscire a pagare una cambiale può subentrare lui e pagarla al nostro posto. Così facendo non rischiamo di essere nuovamente segnalati come cattivi pagatori peggiorando la nostra situazione. Non possiamo, però, delegare tutti i pagamenti a questa figura. Deve essere una tantum, solo in caso di estrema necessità. Se non dovessimo pagare o avvisare il garante di pagare al posto nostro, entrambi verremo segnalati. Va da sé che per il garante è un grosso rischio, motivo per cui di solito solo i parenti più stretti si prestano per questo compito.
Utilizzando questo metodo abbiamo buone possibilità di ottenere del contate anche se siamo dei soggetti protestati. Basta recarsi nella sede fisica di un istituto di credito o nel suo sito internet per avviare le pratiche, discutere in maniera specifica della propria situazione e ottenere il prestito.