Prestiti cambializzati come richiederli

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Il prestito cambializzato è una soluzione facile e comoda per chi vuole disporre, in tempi relativamente brevi, di una piccola somma di denaro. Ha un funzionamento particolare, in quanto per il rimborso è previsto l’uso delle cambiali appunto. Queste sono un titolo di credito esecutivo, che fungono anche da garanzia. Infatti se il richiedente si esime dall’onorare una o più cambiali potrebbe incorrere a seri problemi – sia economici che legali. Per questo la banca è abbastanza sicura di ricevere indietro i soldi spesi.

Ma come si richiede un simile prestito? Quali sono i requisiti per accedervi? Qual è la via più veloce per ottenerlo? Scopriamolo insieme nelle prossime righe!

Requisiti del richiedente

Vediamo per prima cosa quali sono i requisiti da soddisfare, per poter ottenere un prestito cambializzato.

Il richiedente deve:

  • avere un’età compresa tra i 18 e i 70 anni circa – ma in alcuni rari casi questo limite si dilunga fino agli 80 anni massimo;
  • essere cittadino italiano regolare. Anche in caso di cittadini stranieri questo vale, e devono mostrare la cittadinanza o il permesso di soggiorno valido;
  • infine deve avere un reddito dimostrabile, o qualsiasi altro tipo di garanzia. Si può usare un garante o fideiussore, la busta paga, i cedolini pensionistici, la dichiarazione dei redditi, un bene di valore, un immobile, e così via.

Non importa se il richiedente invece ha avuto trascorsi tumultuosi a livello finanziario, in quanto le banche – nel caso di prestiti cambializzati – attuano dei controlli meno ferrei.

Chi può richiedere il prestito?

Quali categorie hanno diritto ad accedere a tale finanziamento? In realtà quasi tutte, tra cui:

  • i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, con un contratto a tempo indeterminato – o determinato, purché la scadenza dello stesso sia successiva alla fine del piano di ammortamento;
  • i lavoratori autonomi, quelli con partita IVA e quelli atipici, e i precari;
  • i disoccupati e le casalinghe, ma dovranno servirsi di un garante o di rendite alternative;
  • coloro che hanno già finanziamenti in corso;
  • i pensionati, anche quelli che percepiscono una pensione sociale;
  • i protestati e i cattivi pagatori.

Quali controlli effettua la banca?

Visto che tale finanziamento è accessibile praticamente a tutti, anche coloro che non godono di particolari garanzie, cos’è che guarda realmente la banca prima di concedere il prestito? Innanzitutto calcola a quanto ammontano le sue spese mensili – specie se c’è già un finanziamento in corso – per capire quanto capitale gli resta. Se è abbastanza per sostenere le rate mensili, e avere del denaro per vivere dignitosamente, allora non ci saranno problemi. In caso contrario potremmo riscontrare delle difficoltà. Infine le banche verificano l’attendibilità delle garanzie. Per esempio se poniamo come garanzia la nostra busta paga – e quindi il nostro lavoro – la banca guarda alla nostra anzianità lavorativa, all’ammontare dello stipendio mensile, e al tipo di contratto che abbiamo.

In base a ciò che risulta da queste analisi poi la banca stabilisce quanto concederci in prestito, il valore delle singole rate, e la durata del piano di ammortamento. Di solito le tempistiche per la restituzione variano da 1 anno a 10 massimo. In base a quanto tempo impiegheremo per rendere il capitale possiamo subire tassi di interesse diversi. Tuttavia per tutta la durata del prestito subiremo un tasso fisso, e il valore delle rate rimane invariabile e costante nel tempo.

Come ottenere il prestito?

Per richiedere il prestito cambializzato dobbiamo prima di tutto capire chi lo elargisce. Non sono molte infatti le finanziarie che in Italia se ne occupano! Cerchiamo delle piccole e medie agenzie di credito, avremo maggiori possibilità di trovare un simile prodotto creditizio. Infatti raramente i grandi istituti di credito trattano tale finanziamento. Comunque facendo una piccola ricerca online possiamo avere tutte le risposte che cerchiamo. Anzi se andiamo su uno dei tanti siti comparatori ci sarà facilissimo confrontare le migliori offerte, tra cui scegliere la formula che fa al caso nostro.

Se la nostra ricerca non produce risultati allora possiamo pensare di sottoscrivere un prestito cambializzato tra privati. Farlo è molto semplice: possiamo chiedere dei soldi in prestito a un amico o un parente stretto per esempio, e renderglieli tramite le cambiali. Oppure possiamo incontrare prestatori che non conosciamo, e usufruire del capitale che ci mettono a disposizione. Per farlo dovremo recarci su internet, e cercare un sito che funga da marketplace per il social leading. Qui ci basterà compilare la domanda, inserendo la cifra che vogliamo ottenere e la tipologia di prestito, e basta! Nel giro di uno o due giorni massimo possiamo avere il denaro che ci serve.

La compilazione delle cambiali

Compilare correttamente una cambiale è fondamentale per non avere problemi. Infatti se non si compila nella giusta maniera per il beneficiario sarà impossibile incassarla, e quindi noi risulteremo morosi. Possiamo subire protesti, o atti simili, solo per aver compilato male una cambiale!

Cerchiamo quindi di prestare attenzione a tutte le voci che dobbiamo compilare, per non rendere nullo il documento. Quindi inseriamo bene tutti i dati, e ricontrolliamo al meglio prima di mandarla al beneficiario – altrimenti per lui sarà impossibile incassare il prodotto. Il bollo per esempio è obbligatorio su ogni cambiale, e il suo valore è pari al dodici per mille dell’importo dell’effetto cambiario. La data poi deve essere uguale a quella stabilita nel contratto, e non successiva come accade di frequente. Se questi dati dovessero mancare la cambiale non è incassabile, se non dopo un decreto ingiuntivo. Invece se la compiliamo correttamente il beneficiario la può riscuotere al momento della scadenza, o farsi dare un anticipo dalla banca, e persino girarla a terze persone.

Richiesta online

Se vogliamo velocizzare le tempistiche di lavorazione della pratica possiamo effettuare la domanda di prestito online. Farlo è semplicissimo: basta recarsi sul sito della banca che abbiamo scelto come erogatrice, compilare l’apposito form, allegare tutti i nostri documenti, e poi attendere una risposta dalla banca – che di solito arriva in breve tempo. Se l’esito è positivo allora il denaro richiesto ci verrà accreditato nel giro di 2 o 3 giorni lavorativi. Prima però dovremo firmare il contratto, o fisicamente (in una delle filiali della banca), oppure tramite firma digitale.