Prestiti cambializzati con partita IVA

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Sei un lavoratore dotato di partita IVA e necessiti velocemente di contanti per affrontare delle spese? Il prestito cambializzato può essere ciò che fa al caso tuo. Si tratta, infatti, di una particolare tipologia di prestito utile per tutti coloro che, per un motivo o per un altro, non possiedono una busta paga e un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Che tu sia un libero professionista o che tu possegga una ditta individuale non importa, se sei un lavoratore autonomo puoi accedere al prestito. All’interno dell’articolo ti spiegherò come funziona e come richiederlo. Avrai tutte le informazioni utili per riuscire ad ottenere il denaro sul tuo conto corrente in un tempo massimo di tre giorni.

A chi è indirizzato il prestito e come funziona

Il prestito cambializzato è rivolto a tutti i lavoratori autonomi dotati di partita IVA: freelance, ditte individuali, liberi professionisti, commercianti, artigiani, S.a.S, S.n.C e piccole società per capitali.

Rientrano nel profilo tutti coloro che sono accomunati dal fatto di non essere lavoratori dipendenti e di possedere una regolare partita IVA. Si può richiedere il prestito anche se la propria situazione non è delle più rosee. Può essere il caso di cattivi pagatori e protestati autonomi dotati di partita IVA. Anche in questo caso non è esclusa l’ipotesi di riuscire ad avere del denaro in prestito. I prestiti cambializzati, infatti, sono ideati anche per queste particolari categorie considerate normalmente poco affidabili. Prima di richiederlo è utile controllare se si figura nella lista Crif dei cattivi pagatori. Potresti rientrare nella categoria e non saperlo dato che, dopo due rate di un altro prestito non pagato e dopo aver ignorato un sollecito, si entra automaticamente in lista senza l’obbligo da parte della banca di segnalarlo. Se vuoi sapere fai parte della categoria puoi rivolgerti direttamente al Crif, al Sic o ad altre banche dati che in maniera gratuita dovranno darti tutte le informazioni relative alla tua situazione finanziaria.

Il prestito cambializzato è, qualunque sia la propria situazione, di una soluzione molto pratica per ottenere denaro in prestito, operazione solitamente resa difficile dall’assenza di una busta paga utilizzata, dalla maggioranza delle banche, per sottoscrivere i normali prestiti finalizzati. Con un prestito cambializzato, però, molti problemi si eliminano. Possiamo, infatti, richiederlo senza dover giustificare la somma. Per questo motivo è ottimo per affrontare qualunque tipo di spesa, sia personale sia legata alla propria attività.

Quanto possiamo richiedere?

Dai 500 euro ai 50.000 euro, se dimostriamo di essere particolarmente affidabili e di possedere un adeguato numero di garanzie da dichiarare all’istituto di credito.

Per farlo dobbiamo presentare la corretta documentazione che solitamente consiste, nel caso di lavoratori con partita IVA, in: documento di identità, codice fiscale, certificato di reddito (per dimostrare il quantitativo delle proprie entrate) e, soprattutto, delle garanzie. Le garanzie sono direttamente proporzionali alla cifra di denaro che possiamo ottenere. Maggiori sono, più denaro possiamo richiedere senza che il finanziamento venga rifiutato. Solitamente viene posto a garanzia un immobile di proprietà o dei beni di lusso che abbiano un valore pari o superiore alla somma richiesta. In alternativa ci si può affidare a un garante, ovvero una terza persona che si impegna a saldare il debito in caso di nostra insolvenza. La nostra attività, agli occhi dell’istituto di credito, deve comunque essere abbastanza solida da riuscire a coprire la cifra richiesta. In questo modo ottenere un prestito risulta sicuramente più semplice.

Come si restituisce la somma di denaro? 

Tramite le cambiali, da qui il nome. Una cambiale è un titolo di credito che necessita di essere pagato ogni mese.

Quando si stipula il contratto viene deciso a quanto ammonta la cifra mensile da dover versare, sempre secondo le modalità pattuite. In caso di gravi ritardi nei pagamenti o di inadempienza di almeno due rate consecutive è possibile che l’istituto di credito decida di pignorare il bene immobile posto a garanzia oppure di andare a intaccare il patrimonio del garante.

Dove richiedere il prestito

Per ottenere il prestito o per avere maggiori informazioni possiamo rivolgerci a vari istituti di credito, in particolare alle finanziarie. Le banche, di solito, non utilizzano questa modalità di prestito. Possiamo scegliere di recarci presso le sedi fisiche presenti nella nostra città e richiedere dei preventivi gratuiti. Ogni istituto, infatti, utilizza dei tassi di interesse diversi e non sempre il prestito si rivela essere conveniente.

In alternativa possiamo affidarci anche a diversi servizi online, pratici e sicuri, con i quali possiamo ottenere senza impegno dei preventivi e, se è il caso, sottoscrivere il prestito.

L’importante è stare attenti, utilizzare canali sicuri come le filiali online delle principali finanziarie che possiedono anche una sede fisica e controllare attentamente il contratto (tutte le clausole comprese). Solitamente il funzionamento di questa modalità è semplice: si va sul sito della finanziaria, si compila un modulo con i propri dati e si richiede il preventivo. Tempo qualche ora lo si riceve tramite email e lo si valuta. Si può decidere se continuare e sottoscrivere il finanziamento oppure abbandonare la pratica senza avviarla. Se decidiamo di continuare entreremo in contatto con un operatore che ci fornirà informazioni in più sulla documentazione da presentare e solitamente, da inviare tramite raccomandata. Vi è anche la possibilità, peraltro molto comoda, che un operatore venga presso il nostro domicilio per discutere del finanziamento, ritirare i documenti e farci firmare il contratto.

Altre informazioni utili

Come abbiamo detto in precedenza è utile, prima di sottoscrivere il finanziamento, tenere d’occhio i tassi di interesse. Si tratta, sempre e comunque, di interessi maggiori rispetto a quelli di un normale prestito (situazione naturale se si considera la particolarità delle categorie che possono accedervi). I tassi di interesse vengono indicati come Taen e Tag, si mantengono relativamente bassi fino a una somma richiesta di 10.000 euro (ma comunque sempre maggiori rispetto a quelli di un prestito canonico richiesto da un soggetto dotato di busta paga). Bisogna anche tenere conto del fatto che le percentuali di interesse si alzano all’alzarsi del rischio di mancato rimborso da parte del richiedente e che l’interesse rappresenta quello che l’istituto di credito guadagna nel prestare i suoi soldi. Un buon tasso, normalmente, si mantiene tra il 4% e il 6%.